
di dimensioni no a 100 pollici che combinano alta de nizione e la
possibilità di visualizzare dati come se si trattasse di monitor.
Il mondo della videoproiezione si sta spostando verso soluzioni lampless
con sorgente laser che, una volta installati, non necessitano manutenzione
per la sostituzione delle lampade, il videoproiettore diventa così un
monitor virtuale che si materializza solo quando acceso.
È poi fondamentale o rire un ambiente aperto per garantire
l’interoperabilità dei sistemi, motivo per cui i nostri proiettori sono
predisposti per interagire con i sistemi operativi più di usi e per una facile
integrazione nel proprio ambiente di lavoro.
Massimiliano Carlesi, NEC
Analizziamo con il cliente la conformazione degli spazi di lavoro e le
esigenze di interazione proponendo soluzioni visual che vanno dalla
classica proiezione, utilizzata in ambienti di una certa dimensione quali
board room o auditorium, ai più moderni monitor utilizzati in ambienti
di dimensioni ridotte dove vengono organizzati meeting più frequenti con
team più snelli che implicano un diverso utilizzo delle tecnologie.
Un trend molto sentito è quello dell’interattività dei sistemi, quindi la
possibilità di avere super ci touch di varie dimensioni che rappresentano
l’evoluzione della tradizionale lavagna. Le metodologie di lavoro “agile”,
portano infatti a organizzare riunioni di project management, molto brevi
e frequenti, che invitano i partecipanti ad alzarsi, muoversi e interagire con
il supporto di post-it per dare forma alle idee. In risposta a queste modalità
lavorative abbiamo sviluppato soluzioni che o rono le stesse possibilità,
sia per l’interazione orizzontale (tavoli touch) sia verticale (lavagne e pareti
scrivibili). Si tratta di soluzioni che consentono la massima essibilità
nel modo di lavorare rendendo le elaborazioni create durante la riunione
disponibili per lavorarvi in seguito.
NEC ha inoltre de nito delle guideline che aiutano il cliente nell’utilizzo
delle soluzioni più corrette in funzione dell’interazione richiesta, della
tipologia di audience, del numero di persone presenti e di altre variabili
fondamentali.
Stefano Panzetta, Samsung
Samsung da diversi anni si sta focalizzando sulla proposta di soluzioni
più che di prodotti. Nel settore delle meeting room il trend è il grande
formato interattivo con un’intelligenza di base all’interno del System
on Chip (SOC) integrato. Il monitor una volta acceso presenta già
funzioni interattive che permettono di disegnare in modalità touch; con
l’aggiunta di un PC embedded (standard OPS) le funzionalità si ampliano
ulteriormente ed è possibile collegarsi a internet e gestire in tempo reale
testi, presentazioni, pagine web, video e ogni altro le utilizzato durante
la presentazione. Si possono inoltre condividere documenti in modalità
wireless con tablet e smartphone senza dover ricorrere a software o App
dedicati. La riunione può includere anche i partecipanti da remoto,
sfruttando le soluzioni Smart Conference, che combinano le soluzioni
visual Samsung con la tecnologia di videoconferenza di partner terzi.
Claudio Fassiotti, Canon
Qualità, innovazione e integrazione dei sistemi sono le parole d’ordine
per una buona riuscita del progetto. L’esperienza maturata nel campo
della fotogra a ha portato Canon allo sviluppo di proiettori con
ottiche ad altissima qualità, che permettono di realizzare schermi di
grandi dimensioni e avere immagini perfettamente a fuoco. Inoltre
grazie a queste ottiche è possibile installare il videoproiettore a
distanze estremamente ridotte rispetto alle soluzioni esistenti. Un
altro aspetto molto importante è la gestione dei contenuti da parte
dell’utente che deve poterne fruire in modo rapido e immediato,
diventa quindi fondamentale avere la possibilità di gestire segnali in
Tavola rotonda:
le nuove meeting room, tra reale e virtuale
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Officelayout 170
luglio-settembre 2017