proporre al mercato oggetti chiusi e che non possono
crescere: preferiamo parlare di soluzioni.
La nostra visione dell’innovazione, però, è basata soprat-
tutto sulle competenze che rispetto al passato devono
essere sempre meno generiche e sempre di più foca-
lizzate e profonde nelle aree applicative di riferimento.
Oggi, per esempio, gli skill degli specialisti e la tecnologia
utilizzata per un avanzato progetto di MES in ambito
industry 4.0 sono molto diversi da quelli necessari per
un progetto di CRM o di e-commerce.
Questi due elementi - competenze e stato dell’arte del-
la tecnologia - oggi incrociano sempre di più la Rete ed
è per questo quindi che Impresoft nasce con una forte
propensione verso il cloud. Il nostro è quindi un approc-
cio tridimensionale al mercato.
Come volete portare i clienti delle soluzioni gestionali
sul cloud?
Il nostro approccio al mercato si avvale di due strumenti.
Il primo sono le nostre importanti competenze sul tema
del digital marketing che mettiamo in campo partendo
dall’inbound marketing, con il quale sviluppiamo un pro-
cesso di ingaggio e servizio al cliente utilizzando esclusi-
vamente rete e cloud, qualcosa di unico e originale per
l’Italia e il settore. Il secondo, ma non per importanza
poiché è fondamentale, è il canale, a cui affianchiamo le
nostre migliori risorse commerciali e tecnico-applicative.
Oggi le terze parti guardano al business cloud con at-
trazione crescente ma anche con diffidenza, soprattutto
perché non ci sono proposte convinte e convincenti.
Contrariamente ai nostri competitor, Impresoft non
ha le pesanti eredità del passato da difendere e gestire
che condizionano il modo di essere delle nostre solu-
zioni e i rapporti con il canale. Noi vediamo il canale
come un reale partner a tutto campo, ma sulla Rete, e
con gli operatori che ne fanno parte vogliamo crescere
insieme, condividendo forze, esperienze e soprattutto
competenze.
Il nostro compito è, e sarà sempre, di assistere i partner
nel cogliere la nuova domanda emergente delle imprese.
Vogliamo quindi operare non a spese, ma a vantaggio
degli stessi che oggi sono spremuti dalla concorrenza
in modo asfissiante, anziché accompagnati sul mercato
con una prospettiva di medio-lungo termine. Anzi, se
la vogliamo dire tutta, oggi vi sono importanti concor-
renti che per strategia e con ogni mezzo, per usare un
eufemismo, mettono i partner nelle condizioni di dover
cedere i loro parchi clienti, costruiti con grandi sacrifici
in decine di anni di lavoro.
Quali sono le caratteristiche della nuova domanda da
soddisfare che oggi emerge dal mercato?
Dopo dieci anni di crisi, anche pesante, oggi le aziende
sopravvissute hanno la necessità di continuare a compe-
IN COPERTINA
9
gennaio-febbraio 2018
Chi è Antonello Morina
Antonello Morina inizia la sua carriera di imprenditore nel 1982 con la fondazione di ESA Software facendone fin da subito una
delle principali protagoniste della prima informatizzazione delle aziende italiane grazie a un’offerta di software gestionale sempre
allineato alle più importanti innovazioni tecnologiche e con un approccio in quel periodo originale al mercato, basato su partner di
canale. ESA Software, arrivata a un giro d’affari di oltre 60 milioni di euro, con 800 persone e con significative presenze anche a livello
internazionale, viene ceduta al Gruppo 24 Ore nel 2008 per 60,4 milioni di euro.
Dal 2010 Antonello Morina si occupa anche di energie rinnovabili entrando nel Consiglio di Amministrazione di Equilybra e continua
a investire con delle partecipazioni in realtà del software innovative e con alte potenzialità, come la svizzera Trendrating, e siede nel
CdA di ADamantX, società del gruppo Expert System.
Da fine 2016 è azionista e presidente di Mayking, società che con la fusione di Harvard Group ha dato vita a Impresoft, di cui Morina
è Presidente e Amministratore Delegato.