Fiducia, rispetto, comprensione, empa-
tia: sono le caratteristiche fondamentali
di un gruppo di eccellenza che si rias-
sumono in un solo principio fondante:
la Relazione. Oltre alle competenze
tecniche verticali, una comunità azien-
dale efficace e capace di evolvere e
affrontare il futuro deve soprattutto
possedere elevate competenze tra-
sversali, sul piano umano, relazionale
e sociale. La capacità di comunicare
efficacemente e autenticamente è la
chiave e per tale ragione parliamo di
‘Vital Communication’, intendendo,
non solo metaforicamente, la comu-
nicazione e la relazione quale processo
vitale primario dell’organismo vivente
‘azienda’. La comunicazione costituisce
ciò che per un organismo umano è il
sistema nervoso o circolatorio: nulla
sarebbe possibile senza di esso.
Un flusso continuo
Caratteristica delle organizzazioni ec-
cellenti è un alto livello di comunica-
zione e di scambio tra le persone, con
capacità di offrirsi feedback recipro-
ci sia orizzontali che verticali, sia top
down che bottom up. Quando il flusso
relazionale è aper to, l’organizzazio-
ne conosce un alto livello di efficacia,
motivazione, sintonia e creatività. Per
incrementare la qualità relazionale oc-
corre innanzitutto migliorare il livello di
ascolto, autentico pilastro su cui poggia
qualsiasi processo di comunicazione
efficace. Non è il modo in cui parlo
che fa la differenza, ma la mia capacità
di ascoltare l’altro.Ascoltare vuol dire
fare silenzio dentro se stessi, sospen-
dere i propri giudizi e il proprio modo
di vedere il mondo, per accogliere il
mondo dell’altro con apertura e libertà
dal conosciuto. Occorre trovare in noi
quella sana curiosità che sorge spon-
tanea di fronte a un paesaggio ignoto
o a una situazione inaspettata. L’altro,
chiunque egli sia, è - a tutti gli effetti
- un paesaggio sconosciuto. Occor-
re dunque controbilanciare con uno
sguardo nuovo e umile la supponenza
con cui, spesso, si tende a ridurre l’al-
tro a ciò che pensiamo di conoscere
di lui/lei, alle etichette con cui l’ho già
incasellato/a all’interno di stereotipi,
i quali hanno a che fare più con me
che con lui/lei. Pensando di conoscere
l’altro si inizia a supporre, a interpre-
tare e a pensare di sapere: questa non
è né ascolto, né tantomeno empatia,
ma per molti versi la loro negazione.
Alcuni principi
Particolarmente utili, anche in azienda,
possono essere i principi dell’ascolto
di Marianella Sclavi:
1. Non avere fretta di arrivare alle
conclusioni. Le conclusioni sono la
parte più effimera della relazione.
2. Quel che vedi dipende dal tuo pun-
VITAL COMMUNICATION
“LO SAI PERCHÉ HAI L’ULCERA? PERCHÉ HAI SOLO DUE FORME DI COMUNICAZIONE:
IL SILENZIO E LA RABBIA”. (DAL FILM ‘PRIMA DI MEZZANOTTE’)
Lorenzo Campese
Presidente e fondatore di One Consulenza Evolutiva e di Altrove
(Scuola per lo sviluppo delle qualità umane essenziali)
lcampese@oneweb.biz www.oneweb.biz www.altroove.it© iStock - Duncan_Andison
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ottobre-novembre 2017
METODI E PERCORSI DI CAMBIAMENTO