motivo, l’agevolazione vale anche per
il cambiamento del processo di pro-
duzione di uno stabilimento esistente
purché il cambiamento sia radicale e
complessivo. Ma quali tipologie di beni
possono generare il credito d’impo-
sta? Semplificando, tutti.Tutti i beni in
relazione agli investimenti realizzati a
decorrere dal 1 gennaio 2016 e fino al
31 dicembre 2019. Due griglie logiche
ci aiutano ad individuarli: per ambito
tematico nel quale l’investimento è
realizzato e per tipologia di beni. Ve-
diamo alcuni ambiti tematici oggetto
dell’investimento: sistemi produttivi
evolutivi e adattativi per la produzione
personalizzata, nuove interfaccia uomo
macchina, diagnostica avanzata, medi-
cal device e mini invasività, medicina
rigenerativa predittiva e personalizzata,
bioinformatica, tecnologie per produ-
zioni di editoria digitale, IoT, tecnologie
per smart building, tecnologie per la
diffusione della connessione a banda
ultra larga e della web economy. Per
la tipologia dei beni strumentali si fa
invece riferimento a sistemi produt-
tivi gestiti tramite dispositivi digitali in
grado di realizzare una o più fasi del
ciclo produttivo, sistemi di automazio-
ne della produzione per aumentare la
flessibilità e l’efficienza delle linee pro-
duttive, hardware e software (anche
basati su piattaforme di cloud compu-
ting) per gestire big data, strumenti di
prototipazione elettronica diretti alla
realizzazione di lavorazioni digitali, beni
e apparecchiature specialistiche per la
fornitura di servizi avanzati oppure per
la realizzazione di attività di ricerca.
Il contributo
La misura dell’agevolazione è diver-
sificata in funzione della dimensione
dell’impresa che realizza l’investimento
e dell’ubicazione dell’impianto pro-
duttivo: più piccola la dimensione
dell’impresa, maggiore è il beneficio.
La dimensione delle imprese è quella
classica di PMI; è utile ricordare ve-
locemente quali sono i parametri di
riferimento.
Piccole Imprese: le imprese con meno
di 50 dipendenti e con un fatturato
o un totale dell’attivo patrimoniale
inferiore a 10 milioni di euro.
Medie Imprese: le imprese con meno
di 250 dipendenti e con un fatturato
inferiore a 50 milioni di euro, o un to-
tale dell’attivo patrimoniale inferiore
a 43 milioni di euro.
Grandi Imprese: tutte le imprese con
parametri superiori.
Va ricordato che i parametri indicati si
riferiscono ad un’impresa ‘autonoma’,
quindi non partecipata da altre impre-
se. Diversamente la valutazione della
dimensione deve essere estesa anche
alle altre imprese del gruppo con la
modalità prevista dalla norma europea.
L’importanza della dimensione è data
dalla diversa intensità dell’incentivo che
è determinato da un minimo del 10%
dell’investimento per le grandi imprese
ad un massimo del 45% per le piccole
imprese. Come detto, la corretta de-
terminazione dell’intensità del bene-
ficio va individuata anche incrociando
la dimensione dell’impresa con l’area
geografica ove è ubicato l’insediamento
produttivo ed eventualmente ridotto
di eventuali altre agevolazioni o aiuti
richiesti o concessi. Per gli investimenti
realizzati dal 1° marzo 2017 il credi-
to d’imposta è commisurato al costo
complessivo dei beni acquisiti nel li-
mite massimo, per ciascun progetto
di investimento, di 3 milioni di euro
per le piccole imprese, di 10 milioni
di euro per le medie imprese e di 15
milioni di euro per le grandi impre-
se. Per gli investimenti realizzati sino
al 28 febbraio 2017, i valori massimi
sono dimezzati e la determinazione del
valore su cui calcolare il credito d’im-
posta è ridotto degli ammortamenti.
Come ottenere l’agevolazione
L’ottenimento del beneficio è subordi-
nato alla presentazione di una comu-
nicazione, mediante la compilazione di
una specifica modulistica da presentare
in modalità telematica entro il 31 di-
cembre 2019. È possibile presentare
una o più domande relative a uno o
più progetti di investimento.
La presentazione può essere effettuata
direttamente da parte delle imprese
abilitate al canale Fisconline o tramite
una società del gruppo delegata e abi-
litata in proprio al medesimo canale,
oppure mediante un intermediario,
normalmente un commercialista, abi-
litato all’uso del canale Entratel.
Se la presentazione non è effettuata
dall’impresa interessata, la società del
gruppo o l’intermediario abilitato de-
vono rilasciare l’impegno a trasmettere
la richiesta in modalità telematica e le
successive conseguenti ricevute. La
domanda si considera presentata nel
giorno in cui l’Agenzia delle Entrate
riceve i dati e la prova della presen-
tazione è data dalla comunicazione
con cui l’Agenzia attesta di averla ri-
cevuta. Stessa procedura per eventuali
successive modifiche. L’Agenzia delle
Entrate, sulla base della completezza
dei dati esposti nel modello, rilascia
in via telematica (e per ogni comuni-
cazione presentata) apposita ricevuta
attestante la fruibilità o meno del cre-
dito d’imposta. Decorsi 5 giorni dalla
data di risposta dell’Agenzia, il credito
è utilizzabile nel limite del valore del
credito d’imposta indicato dall’Agenzia,
mediante compensazione del credito
con debiti tributari o contributivi. Si
ricorda che la compensazione avvie-
ne con il modello F24 da presentarsi
direttamente all’Agenzia delle Entrate
esclusivamente con i canali telematici
Fiscoline e Entratel.
Riepilogando
L’agevolazione consiste in un credito
d’imposta determinato sul valore degli
investimenti realizzati per accrescere la
capacità produttiva, in aree geografiche
depresse, previa richiesta all’Agenzia
delle entrate e mediante compensa-
zione del credito d’imposta.
NEL PROSSIMO NUMERO
Siamo ormai a fine anno, nel pe-
riodo in cui è approvata la Legge
di bilancio dello Stato.Vedremo
cosa si annuncia per l’anno 2018,
le novità e le conferme.
FISCO E INCENTIVI ALL’INNOVAZIONE
89
ottobre-novembre 2017