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Anie su un campione di 120 aziende,

emerge che oltre l’80% delle impre-

se ha realizzato nel 2017 attività di

innovazione e di queste il 65% indica

investimenti in innovazione in cresci-

ta rispetto al 2016. In considerazio-

ne del piano Industria 4.0, le imprese

Anie riconoscono nell’attuazione del

piano benefici al miglioramento del

processo produttivo (32%), alla logi-

stica e efficienza organizzativa (20%),

al marketing e alle vendite (17%), alla

creazione di servizi innovativi (16%)

e alla modernizzazione dell’offer ta

(15%). A frenare l’implementazione

sono la scarsa conoscenza delle nuove

tecnologie (28%), il lento ritorno degli

investimenti e la poca ricettività del

mercato (22%), la mancanza di profili

professionali adeguati (17%) e i rischi

legati alla sicurezza dei dati (13%). A

trainare la crescita è l’industria e a

seguire le infrastrutture di trasporto

ferroviario ed elettrificato. Nel com-

parto dei laser le aziende segnalano

un aumento della domanda interna

del 70%.

Le criticità

Nonostante tutti questi dati positivi,

permangono alcuni elementi di criticità:

nelle PMI l’innovazione non è ancora

entrata in modo significativo (solo il

10% delle piccole aziende è digita-

le), ci sono forti ritardi sull’avvio dei

competence center e sulla formazione

per Industry 4.0. Inoltre, è necessario

colmare un notevole gap nel capita-

le umano disponibile sul mercato del

lavoro: mancano manager e professio-

nisti con le qualifiche e le competenze

richieste per gestire la transizione a

Industria 4.0. Sono richieste ma scarsa-

mente disponibili nuove figure profes-

sionali create in ottica 4.0, come Chief

internet of things Officer (supervisore

sull’impiego dell’IoT in azienda), Iot

Business designer (responsabile delle

architetture di interconnessione dei

dispositivi) e Additive Manufacturing

Designer (progettista esperto di ot-

timizzazione topologica per la produ-

zione additiva), che si affiancano a Big

Data Analyst, esperti di Cybersecurity

e sviluppatori di software industriale

e di sistemi esperti.

Cosa ci attende nel 2018

Il Consiglio dei Ministri ha approvato

in data 16 ottobre 2017 il disegno di

legge relativo al bilancio di previsione

dello Stato per l’anno finanziario 2018

(legge di stabilità) e al bilancio plurien-

nale per il triennio 2018-2020. La leg-

ge di stabilità 2018 contiene anche la

revisione del pacchetto Industria 4.0,

che viene ora esteso a Impresa 4.0.

Questo significa che gli incentivi ven-

gono estesi anche alla digitalizzazione

delle aziende non manifatturiere. Più

formazione, rinnovo degli incentivi, con

qualche modifica e rifinanziamento del

fondo di garanzia per le PMI con una

dotazione ulteriore di 550 milioni di

euro. Si tratta di oltre 10 miliardi di

finanziamenti a sostegno delle imprese

che investiranno in innovazione, ricerca

e formazione negli ambiti e nelle tec-

nologie che caratterizzano la quarta

rivoluzione industriale. Per accrescere

la competitività del sistema economico

in chiave 4.0 è stato inoltre istituito il

“Fondo per il capitale immateriale, la

competitività e la produttività” le cui

priorità saranno finanziare progetti di

ricerca e innovazione e favorire il tra-

sferimento dei risultati dei progetti

verso il sistema produttivo. Confermati

gli incentivi previsti già lo scorso anno

dal Piano Calenda, con particolare ri-

guardo all’iper-ammortamento, con le

stesse modalità del 2017. La misura

sarà rinnovata di 12 mesi per quanto

riguarda il periodo relativo all’effet-

tuazione degli ordini e le consegne.

Gli investimenti in beni 4.0 saranno

incentivati al 250% se l’ordine viene

effettuato entro il 31/12/2018 e viene

versato entro la stessa data un accon-

to di almeno il 20%. Per le consegne

c’è tempo fino al 30/09/2019. L’iper-

ammortamento si applica all’acquisto

di beni materiali e strumentali nuo-

vi legati a progetti di digitalizzazione

aziendale: digital computing, big data,

meccatronica, stampa 3D, Intelligenza

Artificiale, Internet. Il super ammorta-

mento sarà utilizzabile anche nel 2018

(terzo anno di applicazione), ma con

un’aliquota del 130%, fatta eccezione

per l’acquisto del software che rimarrà

al 140%.Viene rifinanziata la Sabatini,

con nuove risorse che dovrebbero

consentire alla misura di essere piena-

mente operativa fino alla sua scadenza

del 31 dicembre 2018.

Formazione 4.0

Poiché investire in innovazione tecno-

logica comporta anche investimenti

nella formazione del capitale umano

per permettere alle imprese di affron-

tare con maggiore consapevolezza la

trasformazione digitale, per la ‘For-

mazione 4.0’ è previsto un credito di

imposta del 40% sul totale dell’investi-

mento, con un massimale di 300.000

euro per ogni azienda. Le spese am-

missibili saranno i costi del personale

che riceve formazione su tecnologie di

produzione, vendita e marketing rela-

tive ad almeno una tecnologia 4.0: big

data, cloud computing, cyber-security,

sistemi cyberfisici, manifattura additiva,

realtà aumentata, robotica avanzata

e collaborativa. Il Piano Impresa 4.0

inserito nella disegno di legge di Sta-

bilità 2018 prevede anche il riordino

dei fondi per il venture capital. Circa

100 milioni per le startup innovative,

assorbendo risorse della misura Smart

& Start di Invitalia, destinati a prestiti

agevolati per chi investe capitale pri-

vato nelle imprese innovative.

INDUSTRIA 4.0

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ottobre-novembre 2017