Office Automation settembre 2014 - page 97

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settembre 2014
potendo basarsi su informazioni precise possono
proporre la soluzione migliore in funzione delle
singole esigenze.
Ovviamente misurare non basta, lo si è ripetuto più
volte anche alla Energy Management Conference,
serve anche trasformare i dati raccolti in informa-
zioni gestibili e trasformabili in valore anche per fini
che vanno oltre il risparmio energetico. Al reparto
marketing potrebbe per esempio essere utile sa-
pere che per realizzare un determinato prodotto si
consuma meno energia di tutti i concorrenti, per-
ché su questa informazione si può impostare una
buona campagna promozionale in stampo ‘green’.
Ma come ottenerla? Con il monitoraggio, appunto,
e con strumenti di energy intelligence. L’energy
intelligence, che può essere vista come una deri-
vazione dell’IT, è un altro tema cardine.
Autoproduzione di energia
L’efficienza energetica in azienda può essere intesa
nella duplice accezione di riduzione dei consumi
energetici e di riduzione, attraverso la produzione
in loco, della dipendenza dall’approvvigionamento
di energia elettrica o del combustibile impiegato
per usi termici. Il secondo aspetto, quello dell’au-
toproduzione, è di crescente importanza.
Parlare di fonti energetiche rinnovabili non pro-
grammabili ha certamente un senso, non per caso
assoRinnovabili è partner dell’evento Energy e ha
curato uno speech nel corso della tappa di Roma
precedente a quella milanese, e ancora di più in
questo momento ha un senso per le aziende par-
lare di cogenerazione. La cogenerazione, ovvero la
produzione contestuale di energia elettrica e calore,
permette infatti di produrre elettricità a un costo
ben inferiore al prezzo di acquisto di energia, e lo
stesso vale anche per l’autoproduzione di calore.
Impianti di cogenerazione installati in condizioni
ottimali, con ore di utilizzo annuali molto elevate,
hanno tempi di ritorno dell’investimento nell’ordi-
ne di due o tre anni. Impianti di questo tipo però
innescano problematiche nuove. Ad esempio, per
mantenere la produzione di energia in loco operati-
va anche durante le interruzioni di rete servono op-
portune misure per scollegarsi dalla rete principale
e mantenere un’alimentazione affidabile, stabiliz-
zando la rete locale in isola. La tecnologia rotante,
tema approfondito da una delle aziende sponsor
alla Energy Management Conference, interviene
in casi simili.
Energy manager e cultura aziendale
Cosa abbiamo capito a un anno e mezzo dal lan-
cio del progetto Energy Management Conference?
Che di questo tema le aziende non sono fatalmente
attratte, ma lo considerano necessario per la com-
petitività. Crisi, rinnovato ambientalismo e norma-
tiva europea fanno il resto. E abbiamo capito che
all’interno delle aziende non c’è sempre un Energy
Manager (non ancora almeno) ma non manca mai
una figura incaricata di ‘trovare una quadra’ alla
spesa energetica dell’ufficio, del data center o della
fabbrica, che di fatto dell’Energy Manager assume
le funzioni. Abbiamo capito infine, e ne facciamo
tesoro, che il risparmio energetico dipende mol-
to dai buoni comportamenti e dalla diffusione in
azienda di una buona cultura dell’energia.
Il confronto con gli Energy Manager
Alfio Fontana (a sinistra), responsabile Energia e
Manutenzione di Carrefour, e Stefano Luccietto, Energy
Manager di Fiera Milano, hanno risposto alle nostre
domande e a quelle del pubblico raccontando la loro
esperienza professionale.
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