Risparmiare senza rinunciare alla qualità
Che cos’è un Bulding Automation System? Con que-
sta definizione si intendono i dispositivi che consen-
tono di massimizzare l’efficienza energetica degli
impianti di un edificio, sulla base delle condizioni
di utilizzo dell’edificio stesso e delle condizioni am-
bientali esterne. Un sistema di BA comprende nor-
malmente una serie di apparecchiature per la misura
dei consumi energetici e alcune unità centralizzate
di raccolta ed elaborazione dei dati, che permet-
tono di individuare possibili anomalie ma anche di
inviare comandi per ovviare alle anomalie stesse.
La ZVEI, associazione tedesca dell’industria elettro-
tecnica, ha dimostrato in uno studio la possibilità di
ridurre fino all’80% i consumi e i costi di illumina-
zione di un edificio adottando sistemi di gestione
‘intelligenti’ basati sulla Building Automation. Oltre
all’illuminazione, ci sono i consumi per la climatiz-
zazione invernale ed estiva e la conduzione degli
altri impianti che assorbono energia, gli ascensori
per esempio. Il totale è consistente.
Impianti ‘intelligenti’ fanno ‘edifici intelligenti’ ed
ecco il concetto dello smart building tra le matrici
del risparmio energetico in azienda. Secondo il Po-
litecnico di Milano, ai Building Automation System è
attribuibile un risparmio energetico conseguibile tra
il 5% e il 20% in ambito uffici e terziario. In ambito
industriale, più che di building automation si parla
di Sistemi di Gestione dell’Energia, dispositivi che
consentono di massimizzare l’efficienza energeti-
ca dei processi, e in questo caso con il risparmio
potenziale è tra il 3% e il 10 per cento.
Monitoraggio ed energy intelligence
Nella maggior parte delle aziende manca la con-
sapevolezza di come viene utilizzata l’elettricità
consumata. La conseguenza è che, mancando le
informazioni su cui basare i ragionamenti, diventa
difficile se non impossibile implementare iniziative
volte all’efficienza energetica. Ancora più difficile
quando si tratta di investimenti che impegnano
non poco l’azienda sul piano finanziario, come nel
caso di impianti per l’autoproduzione di energia. Gli
strumenti di misurazione permettono di intervenire
sugli sprechi ma facilitano anche il lavoro dei for-
nitori di tecnologie per l’efficienza energetica, che
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settembre 2014
Energy Management
Un tema industriale: il controllo dell’aria compressa
I sistemi ad aria compressa sono molto diffusi nell’industria e rappresentano spesso una delle voci da ‘bollino nero’ nel
bilancio energetico. Il problema, come è stato sottolineato anche nel corso della nostra tavola rotonda sul tema ‘effi-
cienza energetica nelle aziende di produzione e nei processi industriali’, non è legato soltanto alla qualità-prestazione
dell’impianto, ma anche e molto più spesso al corretto settaggio e alla difficoltà di monitorarne le prestazioni. Pressioni
disponibili superiori a quelle effettivamente impiegate e mancati spegnimenti nelle fasi di non utilizzo sono causa di
‘sprechi nascosti’ anche molto importanti.
L’Energy Efficiency Report del Politecnico di Milano sottolinea il fatto che i sistemi ad aria compressa (macchina di
compressione, serbatoio, sistema di trattamento dell’aria, rete di distribuzione e terminali) non fanno riferimento a
un’unica specifica tecnologia e neanche a una sola famiglia di tecnologie, dunque gli interventi di efficientamento che
possono essere realizzati sono molteplici. Quelli principali però sono di due tipi:
•
interventi hard
come la sostituzione di dispositivi con altri più efficienti dal punto di vista energetico e l’aggiunta di
dispositivi, per esempio serbatoi di disaccoppiamento, che rendono il sistema più efficiente;
•
interventi soft
che invece possono comportare la ri-progettazione dell’impianto o l’utilizzo di sistemi di controllo
avanzati per la gestione del funzionamento dell’impianto.
Riecco ancora una volta l’importanza del monitoraggio dei funzionamenti e delle prestazioni e dei sistemi di gestio-
ne, un tema caro all’IT perché comporta l’adozione di strumenti hardware e software con la funzione di raccogliere e
analizzare dati e informazioni. Attualmente i sistemi ad aria compressa installati in Italia comprendono circa 2-3 GW di
compressori. Il loro ‘peso’ è avvertito soprattutto nei settori siderurgico, automotive, alimentare e cartario.