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può capitare di vedere interessanti trasformazio-
ni. Un ingegnere, laureato a pieni voti che fino a
quel momento stava normalmente raccontando la
sua esperienza, incominciò a sudare, a cercare una
calcolatrice per fare calcoli molto semplici e invece
di guardare il lato della stanza per vedere quanto
era lunga chiuse gli occhi e si concentrò come se
la dovesse immaginare invece di averla davanti.
Particolari rivelatori
Un certo cambiamento sotto pressione credo sia
naturale in ognuno di noi, ma ciò che chi seleziona
deve valutare è il range entro cui questo cambia-
mento è accettabile e non riveli invece problemi
caratteriali di fondo come la dicoltà a reagire
con lucidità ed equilibrio a situazioni impreviste.
Un’altra situazione ci può aiutare a cogliere aspetti
del carattere che non emergono dal colloquio: quello
che avviene nei primi due minuti, dall’ingresso del
candidato nella nostra sede fino a quando varca
la soglia della sala colloqui. Si tratta di un tempo
molto breve ma sovente rivelatore. Il modo con cui
si rivolge alla persona che lo riceve, a secondo di
come la classifica, il repentino cambio di sguardo
quando si rivolge a voi, una camminata che cam-
bia, dove e come appoggia il casco della moto, il
cappotto lo appende lui o lo dà a chi lo accoglie,
come fosse un cameriere, come gestisce l’eventua-
le ritardo o anticipo. Ci sono mille sfumature che
possono dare se non certezze alcune indicazioni
da approfondire o su cui focalizzarsi quando chie-
deremo le referenze.
Ogni comportamento, anche quello apparentemente
più insignificante quando lo vedi ripetere migliaia
di volte da persone diverse diventa un test atten-
dibile di personalità. Pare che Strehler tra le varie
prove per selezionare i propri attori chiedesse loro
semplicemente di spingere una sedia da una parete
a quella opposta di una stanza, l’aveva visto fare
innumerevoli volte e ognuno aveva il suo modo di
spingere quella sedia che dava al grande regista
interessanti indicazioni sulla sua personalità.
Foto: © Malchev - Fotolia.com
Sergio Cantinazzi
marzo 2013
