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marzo 2013
quello che serve, oggi, è spiegare
i benefici reali che ne derivano. Le
nuove tecnologie, sia implemen-
tate internamente che acquisite
all’esterno, devono abilitare nuovi
scenari, non essere utilizzate come
quelle pre esistenti: solo così pos-
sono diventare un vero motore di
innovazione.
Attilio Orelli, Gruppo Tesi
- Ne-
gli ultimi dieci anni sono succes-
se molte cose. Fino al 2008 si è
assistito a grandi investimenti IT:
dal punto di vista HR sono sta-
ti implementati nuovi strumenti,
spesso basati su web, tesi a coin-
volgere sempre più le persone,
accolti in modo particolarmente
positivo quando il vantaggio con-
creto per gli utenti era evidente.
Tali strumenti, però, erano desti-
nati a uso esclusivo della funzione
HR. Poi è arrivata la crisi, e con
essa una forte contrazione degli
investimenti verso qualsiasi cosa
non fosse core business. Spesso
è stata scelta la strada dell’ester-
nalizzazione, che garantiva SLA
ben definiti a costi certi. Oggi,
laddove non si utilizzino ancora
fogli elettronici per la gestione
HR, cosa che purtroppo avviene
ancora abbastanza spesso, sono
quindi utilizzati sistemi implemen-
tati nel recente passato, sviluppati
dovrebbero avere un ruolo atti-
vo di indirizzo, essere facilitatori,
comunicatori non essere dei meri
esecutori. Gli strumenti ci sono, e
vanno utilizzati. E’ vero che spesso
si usano ancora fogli elettronici,
ma è anche vero che, correttamen-
te utilizzati, i nuovi strumenti che
il mercato mette a disposizione
possono davvero far fare un salto
di qualità sia alle aziende che ai
singoli individui.
Domenico Uggeri, Zucchetti
Non dobbiamo dimenticare il
fatto che il 98,5% dei 4 milioni di
aziende di cui è fatto il tessuto
imprenditoriale italiano ha meno
di 20 dipendenti. Le evoluzioni di
cui si è parlato incide ancora poco
su questo segmento, che rappre-
senta un’anomalia rispetto ad altri
Paesi, così come sono un’anomalia
le complessità normative e buro-
cratiche che devono a€rontare i
nostri clienti. È vero che le medie
e grandi aziende negli ultimi tem-
pi hanno aggiornato i loro sistemi
HR, spesso obsoleti, modificando
processi e modelli per incrementa-
re l’e cienza, adottando soluzio-
ni di nuova generazione, scelte in
base alla validità delle tecnologie,
all’a dabilità del fornitore e alla
loro capacità di integrarsi in am-
bienti eterogenei, ma non bisogna
dimenticare i piccoli, e/o i consor-
zi e le associazioni che spesso li
supportano. In base a questa let-
tura del mercato, la nostra scelta
è quella di proporre due piatta-
forme distinte, disegnate intorno
alle specifiche esigenze di questi
due mondi. Una scelta onerosa,
ma che riteniamo giusta. Questo
non vuole dire, naturalmente, che
le soluzioni entry level non siano
performanti: la tecnologia, oggi,
consente proprio una flessibilità
e una scalabilità che permette di
a ancare un cliente nel suo per-
corso di crescita e sviluppo, for-
nendogli in ogni momento gli stru-
menti di cui ha bisogno.
a uso esclusivo dell’HR. Partendo
da qui, però, è possibile trasfor-
mare la direzione HR in un driver
di innovazione, dal momento che
i dati in suo possesso sono mol-
to significativi e possono essere
utilizzati in modo nuovo, trasver-
sale, ponendoli alle basi di nuovi
processi organizzativi basati sul-
le persone. Le aziende, in fondo,
sono composte da persone che
svolgono delle attività, dei proces-
si che devono essere trasversali,
non patrimonio esclusivo dell’HR.
Lucia Bucci, ADP
- Notiamo innan-
zitutto un ritardo nel modo in cui
vengono gestite le HR nel nostro
Paese: il ruolo dell’HR business
partner altrove è ormai consolida-
to, mentre da noi se ne comincia
a parlare solo oggi. Questo vuole
anche dire, però, che questo ruolo
ha ampi margini di crescita, può
diventare il driver di una nuova
organization agility, tenuto conto
che, se fino a ieri ci si aspettava
che fossero solo le HR a gestire le
persone, mentre oggi tutti coloro
che hanno un ruolo di manage-
ment, o sono riconosciuti tali, sono
chiamati a dare un contributo at-
tivo nella gestione dei loro team.
Si va, di fatto, verso una disinter-
mediazione in cui anche i singoli
individui diventano responsabi-
li della loro carriera e del loro
percorso di crescita. Le ri-
sorse dedicate speci-
ficamente all’HR
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