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marzo 2013
Il dizionario definisce la parola risorsa come un
mezzo che consente di fronteggiare necessità e
di coltà. Quando essa viene accostata all’agget-
tivo umana si parla quindi di persone che hanno
una funzione ben precisa e strategica all’interno
di un’organizzazione.
Per questo è opportuno che il dipartimento (o l’uf-
ficio) dedicato alla amministrazione e gestione di
queste particolari risorse abbia a disposizione stru-
menti, soluzioni e servizi in grado da un lato di for-
nire a chi guida un’azienda indicazioni più precise
per individuare il valore prodotto da un determina-
to reparto o singola persona, dall’altro di mettere
a disposizione del personale stesso procedure più
e cienti e puntuali relative al proprio lavoro. Il tut-
to con la massima precisione possibile.
Cambiamenti in corso
Di fatto la funzione risorse umane (HR) all’interno
delle aziende si sta modificando, complice una esten-
sione e contemporaneamente specializzazione delle
sue competenze e aree di intervento che vanno a
integrarsi con quelle di altre figure presenti all’in-
terno dell’organizzazione dove opera. In sostanza,
lo scenario ha visto storicamente il ruolo dell’area
HR - in particolar modo quando si parla di piccole
realtà e quindi ancor più in Italia - sovrapporsi con
quello amministrativo, ossia sostanzialmente con-
trattualistica, paghe e stipendi, e relativi processi.
In realtà le dinamiche sia interne che esterne alle
imprese stanno richiedendo una consapevolezza
maggiore in relazione a temi come la gestione del
rischio, la formazione, la compliance con le nor-
mative di sicurezza sul lavoro e la tutela dei dati
personali, i costi, che coinvolgono direttamente -
laddove presente - l’HR manager e il suo sta€ che
può (deve) diventare un protagonista attivo del bu-
siness aziendale nonché un collaboratore importante
degli altri u ci e livelli. Con tutte le considerazioni
relative all’impatto che i processi in cui è coinvolto
possono avere anche sul fronte innovazione all’in-
terno della struttura aziendale nel suo complesso.
Se quindi rimane molto importante la classica ge-
stione del ‘ciclo di vita delle risorse umane’ che
- a seconda delle dimensioni, esigenze e possibi-
lità della realtà in cui si opera - può in ogni caso
essere condivisa coinvolgendo altre persone così
come outsourcer esterni, la responsabilità dell’HR
manager deve essere percepita e farsi nel contem-
po sempre maggiore e trasversale, diventando una
sorta di consulente interno per la crescita e l’otti-
mizzazione del business. Tanto più in una situazio-
ne economica come quella attuale dove le aziende
ricercano ancor più e cienza nelle proprie risorse
e stanno ridefinendo i propri modelli di business e
le rispettive procedure.
Questo scenario richiede quindi l’adozione di so-
luzioni e servizi che siano in grado di a ancare i
professionisti di riferimento mettendo a disposi-
zione strumenti capaci da un lato di erogare le in-
formazioni utili a prendere le decisioni più oppor-
tune (dalla selezione e scelta del personale in poi),
dall’altro di snellire e riordinare le procedure con
funzionalità sempre più intelligenti e automatizzate
laddove questo sia valutato come e€ettivamente
opportuno.
Gestione
delle risorse umane:
l’evoluzione al centro
Il cambiamento del dipartimento risorse umane e di chi se ne occupa
in azienda è stato il tema della tavola rotonda con sei operatori
del settore svoltasi presso la redazione di O ce Automation.
Paolo Morati
TAVOLA ROTONDA - RISORSE UMANE
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