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Officelayout 169

aprile-giugno 2017

quindi non solo quelle legate alla funzionalità e all’estetica,

ma anche di verificare che l’uso dell’oggetto migliori la

qualità della vita del lavoratore.

Partendo dunque dalla consapevolezza che l’ambiente di

lavoro all’epoca del lancio della Aeron, nel 1994, è profon-

damente cambiato, Herman Miller ha deciso di riprogettare

questa seduta iconica applicando i principi del design

cross-performance e in base alle più recenti ricerche sul-

l’ergonomia, ai nuovi materiali disponibili, alle nuove tecno-

logie e tecniche produttive. Obiettivo del progetto una

seduta che soddisfi prestazioni trasversali consentendo

ampia libertà di movimento e di attività in spazi di collabo-

razione e aree operative. I progressi tecnologici sono prin-

cipalmente identificabili nella composizione del tessuto del

sedile e dello schienale, il 8Z Pellicle, un materiale altamente

tecnologico realizzato con cinque monofilamenti, ognuno

con proprietà diverse, per raggiungere zone di diversa rigi-

dità conformi alle caratteristiche anatomiche del corpo. Un

altro importante progresso è stato il ricorso alla modella-

zione CAD 3D che ha permesso di ridisegnare ogni parte,

fatta eccezione del telaio di sedile e schienale, per una sil-

houette più snella e un supporto migliorato testando i punti

di pressione sulla seduta e sullo schienale.

È però importante che i valori dei prodotti più evoluti ven-

gano trasmessi al mercato in modo corretto – conclude

Colombo –. Come produttori dobbiamo divulgare i nuovi

contenuti della ricerca per mantenere alta l’attenzione

sull’importanza di una scelta oculata, affinché la seduta

non venga vissuta come una commodity, ma come uno

strumento che dà valore alle persone in azienda”.

Altro tema di primo piano è la possibilità di personalizzare

il settaggio della seduta, che è stato semplificato e reso

user friendly.

Se dunque, negli anni 90, i meccanismi venivano esaltati

dal design, per dare la massima evidenza all’evoluzione

tecnologica e dimostrare i progressi raggiunti, oggi

l’obiettivo è una maggiore discrezione dei tecnicismi. La

motivazione è duplice. Da un lato si ricerca leggerezza per

rispondere alla richiesta di sedute facili da spostare, per-

mettendo di passare ad esempio dal lavoro alla posta-

zione ad attività in team. Leggerezza, oltretutto, ambita

anche come tendenza stilistica orientata al minimalismo e

alla semplificazione. Dall’altro lato la semplificazione mira

a una maggiore semplicità d’uso per offrire al lavoratore

uno strumento efficace, facilmente regolabile o, addirit-

tura autoregolabile, grazie a meccanismi sincronizzati au-

topesanti, come chiarisce il designer

Alberto Meda

collaboratore di aziende di primo piano come Vitra e Alias:

Disegnata da Alberto Meda per

Alias

, la collezione

Frame 52

nasce dall’analisi del cambiamento tipologico delle sedie da

ufficio, sempre più utilizzate per attività legate alla relazione

sociale. Per andare incontro a questa nuova esigenza, un nuovo

sistema di basi e di meccanismi ha consentito di ampliare la

larghezza della seduta del 10%

Karma

, di

Kastel

, è

una poltroncina

operativa girevole, con

sedile imbottito e

schienale in rete. La

collezione è

completata da una

poltroncina visitatore

a slitta