LA REALTÀ DEL MONDO DIGITALE,
I BIG DATA E LA CAPACITÀ DI PRENDERE DECISIONI
Automazione, gestione e decisione. In questi tre concetti, semplificando molto le cose, si possono
racchiudere le esigenze che hanno contraddistinto lo sviluppo dell’ICT dalle sue origini in poi negli
ambienti aziendali più diversificati. In ogni fase storica l’attenzione si è però più focalizzata
su un aspetto rispetto agli altri due, ma ciò non toglie che in ogni epoca l’innovazione abbia continuato,
con diversa intensità e velocità, a investire parallelamente in tutte e tre queste aree.
Anche se di sistemi a supporto delle decisioni si parla dalla seconda metà degli Anni ’70, in generale
nella storia dello sviluppo dell’ICT negli ambiti aziendali si può affermare che a una fase di automazione
di massa del lavoro e dei processi delle imprese iniziata nei primi Anni ’80 (come testimonia la nostra
testata Office Automation, nata proprio in quel periodo), è seguita una forte e lunga fase di
focalizzazione sul tema della gestione, che partendo dalle esigenze della contabilità si è sviluppata
via via in tutti gli ambiti aziendali arrivando agli attuali sofisticati sistemi ERP, di customer relationship
management, di Unified Communications e molti altri ancora.
Prendere decisioni su dati affidabili è sempre stata un’esigenza delle imprese fin dall’origine dell’IT,
e la centralità della business intelligence come elemento fondamentale per fare business al meglio
non è certo una novità di oggi. Ma la domanda sempre più attuale che i responsabili di una qualsiasi
impresa dovrebbero farsi è: “A fronte di una crisi economica generale che purtroppo perdurerà ancora,
siamo soddisfatti di come leggiamo la realtà del nostro mercato e, in conseguenza, di come prendiamo
le nostre decisioni di business?”
Ecco perché oggi entrano sempre più in gioco i Big Data, ovvero quel complesso di informazioni
generato al di là dei sistemi gestionali più tradizionali e che invece coinvolge le tante e diversificate
modalità di interazione che un’azienda può avere con i suoi clienti, reali e potenziali, con i suoi fornitori
e con i partner commerciali. Non solo, decisioni migliori si possono prendere se si conosce al meglio
come stanno realmente le cose negli ambienti di produzione, nelle catene commerciali e nelle reti
logistiche. Inoltre, i Big Data possono essere utili anche per proteggere meglio i sistemi informativi,
per svolgere analisi sui rischi sempre più raffinate o per individuare quelle criticità a cui è necessario
porre rimedio nel più breve tempo possibile.
Non è facile capire in che modo nella propria impresa si possa coniugare la tematica dei Big Data,
ma certo è sbagliato pensare che questo sia un argomento che rimarrà ancora lontano per lungo tempo
dal proprio business e dalle proprie esigenze. La realtà descritta dal mondo digitale sarà sempre
più completa di quella che si presumerà di cercare di capire continuando a disporre di una visione
parziale dei fatti.
Prendere coscienza di questa evoluzione delle cose è una delle sfide principali per il mondo
delle imprese che è necessaria affrontare anche per uscire dalla crisi di oggi.
In questo numero diamo ampio spazio alla Tavola Rotonda che abbiamo organizzato sul tema Big Data
con i principali fornitori del settore (pagina 34). E’ un primo passo che insieme a Soiel International
abbiamo realizzato per invitare i lettori a confrontarsi su questo importante tema che riguarda il futuro.
Non solo dell’IT.
Ruggero Vota
luglio-agosto 2012
office automation
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