Reti e Servizi di TLC

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27 Gennaio 2022 alle 10:00

Reti Digitali

IoT, 5G, WiFi 6: garantire performance, sicurezza e governance nelle nuove vie del digitale

FORMULA WEBINAR

Per informazioni: Kelen Zakelj
kelen.zakelj@soiel.it - 02 30453321

Reti Digitali (leggi l'articolo completo)

Il 27 gennaio si è svolta la Web Conference Soiel dedicata al tema della Reti Digitali alla quale hanno partecipato alcuni fra i principali operatori del settore. Consapevoli dell’assoluta rilevanza dello sviluppo del digitale quale volano di crescita per l’Unione, le istituzioni europee hanno fissato obiettivi di connettività molto ambiziosi. L’obiettivo per il 2030 è che tutte le famiglie europee siano raggiunte da connessioni Gigabit. Proprio nella consapevolezza dell’importanza di queste infrastrutture [...]

 

Hanno partecipato:

  • Umberto De Julio, Presidente ANFoV e socio Quadrato della Radio
  • Renzo Cavalli, Product Marketing Manager – Retelit
  • Fabio Troi, Regional Sales Manager EMEA - Carriers - Cambium Networks
  • Lorenzo Ruggiero, Area Director Southern Europe - Cradlepoint
  • Cosimo Rizzo, Customer Experience Director – NovaNext
  • Stefania Gilli, Country Manager IoT - Vodafone Business
  • Claudio Romani, Amministratore Delegato - RESI S.p.A.

Overview

Consapevoli dell’assoluta rilevanza dello sviluppo del digitale quale volano di crescita per l’Unione, le istituzioni europee hanno fissato obiettivi di connettività molto ambiziosi. L’obiettivo per il 2030 è che tutte le famiglie europee siano raggiunte da connessioni Gigabit. Proprio nella consapevolezza dell’importanza di queste infrastrutture, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, ha più volte indicato per l’Italia obiettivi ancor più ambiziosi: ovvero assicurarne il raggiungimento fin dal 2026.



Obiettivi sfidanti

I nuovi obiettivi italiani possono essere considerati molto sfidanti: lo stesso ministro ha sottolineato come oggi la copertura Ftth raggiunga poco meno del 34% delle famiglie, con criticità che non riguardano soltanto l’infrastrutturazione, ma anche il grado di adozione. E infatti, i dati riportati dal ministro raccontano un Paese in cui nel 2020 il 39% del totale delle famiglie non ha attivato offerte di accesso a Internet su rete fissa e oltre 5,5 milioni di famiglie, il 21% del totale, usufruiscono di servizi Internet su rete fissa con velocità inferiore ai 30 Mbps.

In considerazione del ritardo accumulato rispetto alla tabella di marcia tracciata, frutto non solo degli ostacoli notoriamente frapposti da una burocrazia lenta e farraginosa, ma anche dell’emergenza sanitaria, al fine di imprimere un’accelerazione al processo di infrastrutturazione, sono stati introdotti diversi interventi di semplificazione per la realizzazione delle reti in fibra ottica per la banda ultra-larga e per l’installazione degli impianti di rete per le connessioni mobili, con particolare riferimento alle necessità di riconfigurazione delle reti mobili per il 5G.

Si pensa di adottare una soluzione basata su un mix di tecnologie in grado di garantire velocità Gigabit che privilegi l’impiego di connessioni FttH nelle aree più densamente popolate e che si avvalga di soluzioni FWA 5G o 5G nelle aree più remote dove è più oneroso e meno efficiente ricorrere a soluzioni fisse.

Ampio spazio è riservato, in particolare, alle iniziative tese ad accelerare lo sviluppo del 5G e soprattutto l’utilizzo di risorse del Pnrr per sostenere la copertura di aree ad elevato interesse culturale come musei, siti archeologici, parchi e borghi storici (oltre che delle strutture sportive già indicate nel Piano) nonché per le reti ferroviarie ad alta velocità e autostrade e strade, la realizzazione di nuove torri FWA, 4G e 5G e di una rete di trasporto in fibra per il collegamento delle torri esistenti e di nuova realizzazione unitamente ai ponti radio di ultima generazione e l’adeguamento degli attuali limiti italiani sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei.

Ci troviamo, dunque, in un momento cruciale per il futuro del Paese. Il processo di infrastrutturazione fatica a concludersi così come arranca ancora la definizione del quadro normativo all’interno del quale il 5G e le nuove tecnologie devono svilupparsi ed essere implementate. Gli sforzi messi in campo sono ingenti ma la strada è ancora lunga soprattutto con riguardo al processo di maturazione della domanda, tassello indispensabile per garantire la piena affermazione dell’ecosistema digitale ed il ritorno degli enormi investimenti richiesti agli operatori per centrare gli obiettivi di connettività fissati a livello europeo e nazionale.


A cura di Gian Carlo Lanzetti