IT Infrastructure Day

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A ROMA E SUL WEB, 16 Febbraio 2022 dalle 09:00 alle 15:15

IT Infrastructure Day

Il datacenter oggi tra Cloud, Edge Computing e le crescenti esigenze di risparmio energetico

Evento FISICO+WEBINAR

Per informazioni: Alessia Pesce
alessia.pesce@soiel.it - 02 30453323

Come moderare l’inquinamento da bit

Michela Meo, Professoressa - Politecnico di Torino

Il settore delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni consuma grandi quantità di energia e di risorse. Questo consumo è in rapida crescita per effetto dell'aumento dell'utilizzo dei servizi e del numero di dispositivi connessi, e del conseguente potenziamento delle infrastrutture esistenti, sviluppo e dispiegamento di nuove soluzioni. Si pone quindi un tema di sostenibilità del settore in generale e delle infrastrutture di telecomunicazioni in particolare.

La sostenibilità, sostiene Michela Meo, nel settore dell’ICT è un tema sempre più cruciale. Anzi, quasi certamente è diventato la sfida principale e un obiettivo prioritario per il futuro. C’è la necessità come obiettivo dell’UE di una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 per rilanciare l’economia a cui l’ICT deve dare il suo contributo. I fondi non mancano. L’UE ha stanziato 750 miliardi di euro per sostenere il rilancio: il 40% per la transizione ecologica, di cui il 20% a favore del digitale. Sono cifre significative, così come rilevante è il lavoro che aspetta gli operatori del digitale. Basta pensare allo sviluppo del traffico video o al fatto che nel mondo ci sono mediamente tre device per ogni essere umano. I datacenter consumano ancora tanta energia: negli Stati Uniti si valuta che il 3% del totale dell’energia del paese finisca nei DC. Ci deve essere quindi un forte impegno per la riduzione di questi consumi, agendo anche sui sistemi di storage, e preparandosi a dovere con l’appuntamento con il 5G, che assorbirà molta energia tra maggiori antenne e più consumo da parte delle stazioni radio base.

Cosa fare per migliorare la funzionalità ecologica dei DC? Ottimizzare l’allocazione delle risorse computazionali, sviluppare strategia di "follow the sun", migliorare la connessione tra gli stessi per metterli in condizione di decidere in autonomia come agire.

Poi, aggiunge Meo, c’è anche il problema dell’e-waste: una media di 6 kg per ogni persona della terra. Di questo solo il 20% viene oggi smaltito in modo adeguato. Il resto finisce in grandi discariche, come quella del Ghana, intorno alla quale circa 80 000 persone lavorano per estrarre materiali riusabili. Cos'altro? Meo suggerisce l’adozione di modelli da economia circolare e modelli collaborativi di condivisione delle risorse tra diversi operatori.