IT Infrastructure Day

VALUE PARTNER ZONE

A ROMA E SUL WEB, 16 Febbraio 2022 dalle 09:00 alle 15:15

IT Infrastructure Day

Il datacenter oggi tra Cloud, Edge Computing e le crescenti esigenze di risparmio energetico

Evento FISICO+WEBINAR

Per informazioni: Alessia Pesce
alessia.pesce@soiel.it - 02 30453323

SPRING

Come misurare la fibra ottica

Giacomo Scalzo - Spring

Sul tema del test e della certificazione delle linee in fibra regnano ancora, purtroppo, elementi di incertezza assolutamente incompatibili con l'importanza che questa operazione ha assunto nel tempo. Inoltre, nuove esigenze, come quella di misurare con elevata precisone le lunghezze delle linee ottiche, aggiungono ulteriori elementi di confusione. L’intervento di Giacomo Scalzo di Spring ha cercato di fare un po' di chiarezza, esaminando le esigenze, il panorama degli strumenti a disposizione del tecnico, le loro caratteristiche e, soprattutto, le modalità di impiego per eseguire misurazioni in linea con i dettami degli standard e del grado di precisione richiesto in due scenari ben distinti: la certificazione dell'impianto ottico e le misure nell'ambito di esigenze e applicazioni particolari.

Per quanto riguarda la certificazione, Scalzo ne ha sottolineato l'importanza come unico mezzo per dimostrare che il risultato finale è conforme alle aspettative promesse dal sistema. Ma, cosa si misura e come? In definitiva occorre misurare solo l’attenuazione introdotta dal cablaggio stesso, ma i valori che questo parametro ha assunto in progresso di tempo sono talmente ridotti che eseguire misure accurate e ripetitive richiede l'utilizzo della strumentazione più idonea e l'applicazione rigorosa delle procedure di utilizzo. Gli strumenti usati sono normalmente due: il Power Meter (LSPM - Light Source Power Meter) e l’OTDR - Optical Time Domain Reflectometer.

Il metodo LSMP, pur utilizzando strumentazione relativamente "semplice", se utilizzato correttamente è molto preciso e può fornire misurazioni accurate; infatti, è la tecnica di misura imposta dagli standard.

L' OTDR, al contrario, è uno strumento più sofisticato e complesso, indispensabile in molti settori delle telecomunicazioni, e non è particolarmente versato per effettuare misure di attenuazione con elevato grado di precisione. Funziona lanciando una serie di impulsi ottici ad alta velocità nella fibra da misurare e registrando ed elaborando l'intensità degli impulsi di ritorno. L'OTDR ha il grande vantaggio (rispetto al metodo LSPM) di poter analizzare il comportamento di tutti gli elementi che compongono il collegamento ottico e non soltanto il collegamento nel suo complesso, ma ha il grosso limite che l'attenuazione misurata (per esempio di una connessione) viene a dipendere fortemente dalle caratteristiche delle due fibre ottiche connesse. L'utilizzo dello strumento OTDR è comunque fortemente raccomandato dagli standard per caratterizzare gli elementi che costituiscono il link, ma sempre associato a una misura dell'attenuazione complessiva eseguita con LSPM.

Come esempio di una misura per esigenze particolari, Scalzo ha portato il caso della certificazione della lunghezza (e quindi della latenza) dei collegamenti ottici nell'ambito dei sistemi per il trading ad alta frequenza, come da disposizioni della Consob. Per eseguire misure di lunghezza con la precisione di pochi mm su lunghezze tipiche complessive di qualche centinaio di metri, è necessario ricorrere allo strumento OFDM (Optical Frequency Domain Reflectometer), molto più sofisticato dei precedenti descritti e di non semplice utilizzo ma, ad oggi, l'unico in grado di svolgere questo compito.

Scarica i documenti a valore

Accedi o iscriviti per poter scaricare i documenti a valore

Profilo Aziendale SPRING S.r.l..pdf

SPRING S.r.l..pdf