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sare che una cosa sia non importante

ma urgente... Ma come avevo anticipa-

to in un precedente articolo, il tempo

è un argomento difficile!

Criteri e suggerimenti

Cerchiamo di capire meglio i quattro

quadranti appena descritti. Covey ci dà

infatti la sua visione delle cose, ma tu

che leggi puoi decidere in modo pu-

ramente soggettivo che cosa mettere

all’interno dei quadranti. Per esempio

io sono un Italiano atipico e non se-

guo molto il calcio, e se ci fosse un

derby in televisione, potrei metterlo

nelle cose non urgenti e non impor-

tanti, quindi se quel giorno non c’è

proprio nulla di meglio in televisione,

potrei anche vederlo. Se invece tu sei

un tifoso sfegatato di una delle due

squadre del derby, è molto probabile

che lo metterai nelle cose importanti

e urgenti, dando così la massima prio-

rità possibile a questo evento. Ecco

perché come ti ho scritto un po’ di

righe fa, è importante trovare un pro-

prio metodo!

Covey suggerisce di inserire nel qua-

drante Importante/Urgente tematiche

come: le crisi, i problemi pressanti, le

scadenze imposte dai clienti, i progetti

da chiudere e le riunioni che consento-

no di chiudere i progetti e le scadenze.

Nel quadrante Impor tante/Non ur-

gente le attività proattive, quelle che

sono sì importanti, ma non nell’imme-

diato, come per esempio la costruzio-

ne di nuove relazioni, la pianificazione

a lungo termine, la prevenzione e il

mantenimento.

Nel terzo quadrante Urgente/Non

importante le attività poco prevedi-

bili, ma che non creano delle vere e

proprie crisi.Troviamo infatti in questo

quadrante le interruzioni temporanee,

un collega che ci entra in ufficio, una

chiamata che non aspettavamo, ma

che decidiamo di prendere perché

non conosciamo il numero, oppure

meeting dell’ultimo minuto ai quali

non possiamo sottrarci, perché chi li

ha organizzati ha il potere di farlo. In

questo quadrante ci sono anche, come

avrai capito, le famose richieste che

linguisticamente escono fuori da chi te

le chiede con l’espressione:“Mi serve

per ieri” quali richieste di report e/o

di dati in nostro possesso.

Il quadrante Non urgente/Non impor-

tante è quello dove spesso e volentieri,

probabilmente tutti vorremmo essere

per la maggior parte del tempo. Se

lo contestualizziamo in un ambiente

lavorativo in ufficio, qui è dove trovia-

mo la pausa caffè, o il fermare quello

che stavamo facendo per prenotare

le vacanze, raccontare una barzelletta

al nostro collega, pagare le bollette via

internet, comprare dei biglietti per il

teatro e così via.

Scadenze e regole

Ora, credo che ti sia fatto un’idea più

chiara rispetto a prima e ti chiederai in

che modo i quadranti siano collegati. È

molto semplice. Se trascuri una cosa

che è importante ma non urgente, a

un certo punto è probabile che que-

sta diventerà presto super urgente

e ancora più impor tante rispetto a

prima, e a maggior ragione se era già

importante e urgente e la trascuri o

la procrastini, i due fattori aumente-

ranno in modo esponenziale...

Stesso processo vale quando una cosa

è urgente ma non importante. Se tra-

scurata a lungo, va da sé che acquisirà

molta più importanza rispetto a pri-

ma. Se ci pensi, anche una cosa poco

importante e poco urgente, può tra-

sformarsi e diventare impor tante e

urgente. Da tutto questo processo

nasce uno dei mali maggiori della no-

stra attuale società: la procrastinazio-

ne, detta anche l’ar te di rimandare

costantemente.

Nelle aziende è una situazione che

andrebbe evitata il più possibile. La

procrastinazione diventa infatti una

brutta abitudine difficile da estirpare, e

il problema ancor peggiore è che tutti

abbiamo questa pessima abitudine.Vale

per tutto, dalle decisioni da prendere,

al mega viaggio da fare nel cassetto

dei sogni da una vita, che abbiamo

messo li quando una volta abbiamo

detto: Un giorno lo farò!

Darsi delle scadenze personali met-

tendo un lasso di tempo ben definito,

aiuta a darsi delle regole e a porta-

re a termine gli impegni presi. Io per

esempio gestisco le cose importanti/

urgenti facendo una banalissima lista

(la famosa ‘to do list’) delle cose da

fare e una volta stilata, so per espe-

rienza dove collocare uno o l’altro

punto all’interno di uno dei quattro

quadranti.

Questo ha migliorato notevolmente la

mia capacità di gestire il mio tempo e

soprattutto sono diventato molto più

produttivo rispetto a prima.

Più pianificazione meno improvvi-

sazione

Ricapitolando quindi, parti dai quat-

tro quadranti, individuando per te che

cos’è urgente e cosa invece no, e che

cosa è importante e che cosa invece

lo è meno. Metti giù una ‘to do list’

come ti viene e colloca poi i vari punti

in questo o quell’altro quadrante, set-

tandoti comunque anche all’interno

del quadrante delle priorità.

In ultimo, purtroppo è scientificamente

provato che il multitasking non funzio-

na molto bene, pertanto è bene che

ti concentri solo su una cosa alla vol-

ta, altrimenti rischi di fare tutto male.

Soprattutto quando stai gestendo più

cose che magari coinvolgono sia la

sfera professionale che quella perso-

nale... Sicuramente viviamo tutti delle

vite frenetiche, con lunghi spostamenti

per arrivare sul luogo di lavoro e poi

cerchiamo mossi da una fortissima in-

tenzione positiva, di tenere tutto insie-

me, peggiorando spesso la situazione...

Ma qui si mette un piede nel Work/

Life balance e di questo parleremo

una prossima volta!

Grazie e a presto.

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maggio 2017

COMUNICAZIONE E COMPORTAMENTO NEL BUSINESS

NEL PROSSIMO NUMERO

Nel numero di giugno parleremo

di un concetto fondamentale: la

definizione degli obiettivi. Una

statistica asserisce che solo l’1%

della popolazione mondiale defi-

nisce in modo corretto i propri

obbiettivi. In questa parte delicata

dell’anno è essenziale riuscire a

capire dove ci troviamo e soprat-

tutto dove vogliamo arrivare en-

tro la fine del corrente anno, per

poter aggiustare il più possibile

la rotta (la strategia) ed arrivare

dove avevamo prefissato inizial-

mente, anche se a grandi linee,

che saremmo arrivati!