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10
settembre 2012
Hybrid cloud. È sotto questa luce
che Microsoft ha presentato Win-
dows Server 2012, la piattaforma
che consentirà l’introduzione e
il passaggio facilitato degli am-
bienti IT aziendali odierni verso
l’adozione sempre più massiva del
cloud computing. Il principio di
ibridazione, in natura e nella storia
della scienza, permette una forte
accelerazione, una spinta verso
il cambiamento che permette di
superare problematiche e ostacoli
contingenti: “Il concetto di ibrido
è strettamente legato all’innova-
zione e consente di dare risposte
efficaci alle criticità in cui andiamo
incontro – spiega
Silvia Candia-
ni
, direttore marketing & opera-
tions di Microsoft Italia. Nel 2015
il numero di device mobili attivi
nel mondo sarà il doppio rispet-
to alla popolazione mondiale, ne-
gli USA si raggiungerà a breve il
Windows Server 2012,
così
Microsoft
abilita
il cloud computing
Un vero Cloud OS per estendere le capacità
dei data center in contesti privati, ibridi e pubblici.
Silvia Candiani, direttore marketing &
operations di Microsoft Italia
R.V.
numero di 3,5 apparati per ogni
abitante... Moltiplicare i device
significa moltiplicare le applica-
zioni e quindi moltiplicare i dati.
In questo scenario tutte le azien-
de hanno la necessità di disporre
di data center più scalabili e più
flessibili”. In quest’ottica Windows
Server 2012 viene posizionato da
Microsoft come il tassello fonda-
mentale sul quale una qualsiasi
impresa può iniziare a immaginare
il proprio data center in un am-
biente cloud “libero da confini”.
La piattaforma si connota quin-
di come il sistema operativo del
nuovo contesto dell’ICT, ovvero
come Cloud OS, andando oltre
alla tradizionale definizione di si-
stema operativo server, poiché in-
tegra tecnologie tradizionalmen-
te indipendenti come funzionalità
avanzate di storage, networking,
virtualizzazione e automazione.
Naturalmente le aziende non sa-
ranno forzate ad adottare model-
li cloud ibridi e/o pubblici, l’ado-
zione di Windows Server 2012 è
semmai invece l’opportunità per
iniziare ad abilitare nel proprio
ambiente IT le logiche del cloud
privato, ovvero il punto di parten-
za per contestualizzare la propria
realtà nel nuovo scenario.
Un’IT focalizzata sulle
persone non sugli apparati
“Windows Server 2012 raccoglie e
mette a frutto tutte le esperienze
che Microsoft ha fatto in questi ul-
timi due anni con strumenti come
il motore di ricerca bing, Office365,
le applicazioni di Dynamics CRM…
Servizi cloud diversificati utilizzati
quotidianamente da centinaia di
milioni di persone – racconta Can-
diani. Microsoft ha sviluppato una
moderna piattaforma di prodotti
e servizi che aiuta le aziende a
rendere la propria infrastruttura
elastica, scalabile e affidabile, a
costruire e gestire in modo rapido
e flessibile moderne applicazioni
su diverse piattaforme e disposi-
tivi, e a supportare la produttività
degli utenti ovunque e attraverso
qualunque device”. In questo sen-
so quindi Microsoft parla anche di
uno strumento che sposta la fo-
calizzazione dell’IT dagli apparati
e dalle applicazioni alle persone,
ovvero un’IT ‘people-centric’ che
consente un’esperienza utente
univoca in ogni contesto, sempli-
ficando la gestione nel rispetto di
sicurezza e compliance. Cloud OS
è l’elemento che permette di ac-
compagnare l’azienda nel nuovo
contesto dell’IT, e a questo scopo
insieme a Windows Server 2012 si
affiancanoWindows Azure, il cloud
pubblico di Microsoft che oltre alle
applicazioni da oggi offre anche i
primi servizi infrastrutturali, e Win-
dows System Center 2012, già pre-
sentato prima dell’estate, vero e
proprio strumento di governo del
nuovo ambiente IT predisposto a
gestire tutte le relazioni con cloud
ibridi e pubblici: “Il legame con
Windows Azure non è esclusivo e
stiamo lavorando per integrare in
Cloud OS anche ambienti di servi-
ce provider terze parti”, assicura
Luca Venturelli, direttore server e
cloud di Microsoft Italia.