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settembre 2012
spositivi policy di sicurezza controllando il flusso
di contenuti, sia che si tratti di applicazioni mobili
che basate su web.
Se si desidera, ad esempio, combattere la diffusione
involontaria di informazioni confidenziali o proteg-
gere dati di localizzazione, è possibile implementare
una policy per Twitter che impedisca ai dipendenti
di inviare tweet, consentendo comunque l’accesso
per la lettura o il monitoraggio.
I controlli delle applicazioni mobili di Blue Coat,
quindi, offrono ai responsabili IT la possibilità non
solo di determinare quali applicazioni vengono au-
torizzate sulla rete, ma anche fino a che punto gli
utenti possono interagire con questi contenuti.
Soluzioni sempre allo stato dell’arte
I nuovi controlli delle applicazioni mobili sono in-
tegrati nelle appliance Blue Coat ProxySG e nel
servizio Blue Coat Cloud Service, erogato via In-
ternet. La società aggiunge costantemente nuove
applicazioni e funzionalità ai controlli delle stesse
per migliorare il valore della propria offerta. I con-
trolli delle applicazioni mobili vengono aggiornati
automaticamente attraverso il sistema di difesa
collaborativa Blue Coat WebPulse e vengono resi
disponibili in tempo reale.
Non bisogna dimenticare, infatti, le minacce sempre
più sofisticate che nascono e proliferano nel web.
Secondo il report sulla sicurezza Web 2012 di Blue
Coat, le aziende vengono attaccate da una media
di 500 minacce web al mese. Il sistema di difesa
collaborativo Blue Coat Pulse, basato su richieste e
analisi avanzate in tempo reale, offre una visibilità
complete del web e degli ecosistemi malnet (reti
malware: attualmente la società sta monitorando
oltre 500 malnet singole).
Grazie alla rilevazione e alla comprensione delle in-
frastrutture malnet integrate in Internet con l’obiet-
tivo preciso di sferrare attacchi continui, WebPul-
se è in grado di fornire una difesa di tipo negative
day bloccando gli attacchi all’origine, prima che
vangano lanciati.
Performance di eccellenza
a livello di appliance e nel cloud
Vale la pena sottolineare che uno dei principali pun-
ti di forza di Blue Coat è quello di sfruttare le me-
desime infrastrutture di protezione e controllo sia
a livello delle appliance Proxy SG che nel cloud,
consentendo in questo modo all’impresa estesa –
privata o pubblica che sia – di scegliere il modello
più consono alle proprie esigenze.
“La scelta che Blue Coat offre ai propri clienti è in
realtà tra tre opzioni, perché vi è anche la possibi-
lità di realizzare una architettura ibrida – specifica
Dossena – una grande organizzazione che neces-
sita di elevate funzionalità di cache, che le nostre
soluzioni naturalmente continuano a integrare in
maniera nativa, può infatti decidere di posiziona-
re presso il proprio quartier generale un’appliance
dedicata che accelera lo scambio dei contenuti e,
contemporaneamente, gestire la parte di web se-
curity nel cloud, realizzando così un’architettura
ibrida che potrà essere modificata praticamente in
tempo reale al mutare delle esigenze”.
Un’offerta ampia e articolata, dunque, che viene
veicolata al mercato attraverso business partner
altamente qualificati che hanno individuato in Blue
Coat un vendor capace di fornire soluzioni in gra-
do di aggiungere realmente valore al business dei
propri clienti e, naturalmente, al proprio.
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