10
office automation
marzo 2012
In primo piano
Spazio ai fenomeni del nostro tempo: dal cloud
alla pubblicità online, l’ICT protagonista di aree
finora poco considerate. 2011 ancora negativo.
Mercato ICT: la nuova
lettura di
Assinform
Il 2012 è un anno di svolta, almeno
per Assinform e per NetConsulting,
la società di ricerca che da tempo
cura la redazione del rapporto an-
nuale per l’associazione delle im-
prese ICT italiane aderente a Con-
findustria. La novità sta nel fatto
che da ora in poi il mercato ICT na-
zionale non sarà più letto attraverso
gli andamenti dei classici comparti
- hardware, software e servizi - ma
attraverso gli occhi del mondo di
oggi: “Da quest’anno preferiamo
parlare di Global Digital Market per
riuscire ad andare a investigare tutti
i settori dove l’ICT ha un presidio
fondamentale, la cui importanza è
sempre più di rilievo”, dichiara
Paolo Angelucci
, presidente di As-
sinform. “La nostra riclassificazione
si traduce anche in un allargamento
del perimetro di mercato a cui le
imprese possono fare riferimento
per le loro attività – spiega
Gian-
carlo Capitani
, amministratore de-
no una situazione di crisi ormai
prolungata.
Come è andato il 2011
Nella vecchia visione il calo registra-
to nel 2011 rispetto al 2010 è del
3,6%, nella nuova visione è invece
del 2,2%. Nella vecchia visione l’IT
perde ben il 4,1%, attestandosi al
valore di 17,675 miliardi di euro
(quasi un miliardo in meno se si raf-
fronta con il 2009), e gli unici seg-
menti che si dimostrano in contro-
tendenza sono quelli del middlewa-
re e dei servizi per i sistemi embed-
ded, che registrano rispettivamente
un magro +0,9% e +1,1%.
Nella nuova versione, invece, emer-
gono meglio i settori in controten-
denza, con valori di crescita anche
molto interessanti: pubblicità online
+12,5% (1,311 miliardi di euro di
valore), contenuti digitali +5,8%
(5,387 miliardi), internet delle cose
+11,9% (810 milioni di euro), piat-
taforme per la gestione web +9,9%
(169 milioni), tablet +124,8% (472
milioni), smartphone +33,6% (1,67
miliardi) ed e-reader +718,8% (133
milioni)…Tutti fenomeni che nella
vecchia visione continuerebbero a
rimanere nascosti.
“In generale, rimaniamo preoccu-
pati per la distanza che l’Italia con-
ferma nel settore ICT rispetto agli
altri Paesi, ma confidiamo che l’ap-
proccio diverso dimostrato dal
nuovo governo a questo mondo,
come nel caso della nuova gestione
dell’Agenda Digitale, possa essere
un’occasione di rilancio”, conclude
Angelucci.
R.V.
legato di NetConsulting -, accen-
dendo dei riflettori su aree che fino
a oggi sono rimaste sotto traccia,
ma che saranno sempre più prota-
goniste del futuro dell’ICT italiana”.
E quindi la nuova classificazione ri-
sulta così articolata: dispositivi e si-
stemi (che comprende: home & of-
fice device, enterprise & specialized
systems, personal &mobile device,
infrastrutture ICT); software e solu-
zioni ICT on-premise (software di
sistema, middleware, software ap-
plicativo che comprende ora anche
l’internet delle cose); servizi ICT
(servizi ICT tradizionali, servizi di
rete fissa e mobile); contenuti digi-
tali e pubblicità online. Non è
un’operazione di maquillage per na-
scondere la crisi attuale del mercato,
infatti anche nella nuova riformula-
zione i dati risultano comunque ne-
gativi, ma semmai è la presa di con-
sapevolezza che qualcosa nel
mondo ICT in questi anni è effetti-
vamente cambiato: “Cloud, apps,
internet delle cose, tablet, contenuti
digitali, pubblicità online… il mer-
cato non è più lo stesso di solo cin-
que anni fa, insieme a gestionali,
piattaforme hardware e software di
sistema c’è molto altro con cui oggi
gli operatori devono fare i conti”, af-
ferma
Annamaria Di Ruscio
, par-
tner e direttore generale di NetCon-
sulting. I nuovi mercati infatti
portano il valore per il 2011 del
Global Digital Market italiano a
69,313 miliardi di euro, ben 11,253
in più rispetto al vecchio perimetro.
I dati comunque presentati da As-
sinform in entrambe i casi disegna-
Paolo Angelucci, presidente di Assinform