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IL BUSINESS DI DOMANI
SI COSTRUISCE OGGI
Nell’ultimo periodo gli eventi organizzati da Soiel in diverse località italiane hanno visto
un’elevata partecipazione di pubblico fatto, a seconda dei temi, non solo da specialisti ICT
di aziende utenti e da diversi responsabili di sistemi informativi aziendali, ma anche da operatori
che svolgono attività di installazione, assistenza e system integration. E’ lungo e variegato l’elenco
degli argomenti trattati: cabling, mobility, open source, IT service management, video
sorveglianza, sicurezza ICT… Anche l’edizione 2012 del Gartner Italian Event organizzato
con la rivista consorella Executive.IT è stato un successo di partecipazione e di soddisfazione
per quanti, tra i molti CIO italiani intervenuti insieme ai top manager delle principali realtà ICT
attive nel nostro Paese, hanno scelto in una giornata di condividere gli argomenti più importanti
del nostro mondo.
Cosa ci può dire questa rinnovata partecipazione che pervade argomenti così variegati?
Le interpretazioni possono essere tante, e non tutte benevoli, ma certamente nessuno potrà negare
il fatto che oggi la prima molla che scatta nelle persone che frequentano questi eventi
è una domanda di conoscenza e non solo di curiosità.
Il desiderio di conoscenza è emerso in modo palpabile dalla particolare interazione che
il pubblico ha dimostrato in questi eventi con domande molto circostanziate ai relatori
e dalle visite fatte con argomenti sostanziosi ai desk degli sponsor. Certo non tutto si è tradotto
in immediate opportunità di business, ma la vivacità di questa partecipazione dimostra
che il panorama dell’ICT si sta muovendo, che esistono problematiche ed esigenze che val
la pena di affrontare e di seguire. La domanda quindi c’è, e la riflessione che si propone
a un mondo dell’offerta che si dibatte tra mille difficoltà non può che essere quella per cui
“vale sicuramente la pena di esserci”
, di incontrare queste esigenze, di capire come
supportarle e, se necessario, capire come rivedere al proprio interno - nella proposition
commerciale, nelle politiche di assistenza, nell’organizzazione delle attività… - cosa c’è
da cambiare in modo profondo o quali sono i dettagli che fino a oggi possono essere sfuggiti.
Chi sarà più agile nel cogliere questi segnali avrà più probabilità di raccogliere le nuove
opportunità di business che oggi si muovono sottotraccia e che caratterizzano la domanda
futura di ICT.
Infatti la domanda sta cambiando e si sta allargando al di fuori dei tradizionali confini fino a oggi
conosciuti. Bene quindi ha fatto Assinform a proporre, a partire dal 2012, una nuova
riclassificazione delle voci che vanno a comporre il mercato ICT italiano (ne parliamo a pagina
10) che fa contemporaneamente luce su nuove aree in cui l’ICT è fondamentale, ma di cui fino
a oggi non si è tenuto conto.
Si potrà discutere se sia giustificato introdurre nella nuova classificazione anche la pubblicità
online, ma è però vero che bisogna fare i conti con i nuovi fenomeni come: l’internet delle cose,
i tablet e gli smartphone che da un utilizzo esclusivamente consumer stanno invadendo
gli ambienti enterprise… Insieme quindi al tradizionale software gestionale ci saranno sempre
più apps anche per il business; insieme al classico body rental, nei servizi ICT ci sarà il cloud
computing e le tante declinazioni dell’as-a-service…
Il percorso da fare potrà essere anche lungo e i risultati non si vedranno domattina, ma il tempo
del cambiamento è adesso. Chi vuole viverlo da protagonista deve esserci.
Ruggero Vota
marzo 2012
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