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Officelayout 169

aprile-giugno 2017

Il design al servizio dell’inclusione

Il design è una disciplina giovane, se la paragoniamo a

scultura, pittura o architettura, che hanno alle spalle mi-

gliaia di anni di storia. Forse per questo compie ancora

errori, pur nella sua fortuna, sempre crescente.

“Per design intendiamo la progettazione di oggetti resi

industrializzabili e alla portata di tutti, trasformando il

lusso in un bello accessibile – spiega l’architetto

Giulio

Ceppi

di Total Tool

–. Il modello nasce dalla Bauhaus,

che libera le arti applicate e le belle arti rendendole disci-

pline autonome, con una loro dignità.

Il Design for All nasce dall’idea di focalizzare lo sforzo pro-

gettuale sulla disabilità in senso lato, per creare città a mi-

sura di bambino, anziano o disabile in carrozzella, anche

solo per un infortunio. È un approccio mentale, un modo di

vedere le cose, anche perché il design è una scienza ine-

satta, che può spaziare senza limiti. Design for All significa

progettare al servizio della diversità e dell’inclusione.

Nella nostra esperienza l’esempio più completo di que-

sto percorso è il progetto dell’Autogrill Villoresi: una delle

prime architetture certificate ‘per tutti’ nella quale sono

stati previsti parcheggi per donne incinte, spazi dedicati

ai bambini o servizi al tavolo per chi non è in grado di

utilizzare i vassoi. C’è anche un’area per i cani, nuovo

utente “diverso”, ormai parte integrante di molte famiglie.

Tutto è pensato per evitare barriere architettoniche e visive.

L’idea è quella di creare un luogo aperto a tutti, a chi ha

difficoltà motorie, conoscitive o limitazioni temporanee.

Il blocco bagni dell’autogrill è una delle aree in cui ab-

biamo lavorato maggiormente fuggendo l’estetica del

bagno per disabili, luogo ghettizzante, frutto dell’intui-

zione di un’industria, che ha soddisfatto i requisiti della

ASL, invece di operare una progettazione attenta, fun-

zionale ed estetica. I bagni diventano così un luogo de-

dicato alle diverse utenze. Per gli autotrasportatori che

Autogrill “Villoresi Est”

, progettato da Giulio

Ceppi fondatore dello Studio Total Tool, è una

delle prime architetture certificate ‘per tutti’

stanno al volante per diverse ore è prevista una zona de-

dicata con docce, lavabiancheria e asciugatrici, per offrire

un ristoro e permettere di ripartire al meglio delle condi-

zioni fisiche.

Mentre per le famiglie i bagni si snodano intorno a un

grande disimpegno chiamato Toilette Lounge, in cui, per

esempio, un papà può sentirsi a suo agio a cambiare il

pannolino al neonato o ad accompagnare una bambina

nei bagni delle donne. Le toilette, inoltre, sono concepite

in tre taglie diverse (medium, large ed extralarge) con mas-

sima accessibilità ai più piccoli e spazi ampi per appen-

dere borse o giacche e portare con sé una valigia che non

si vuole lasciare in macchina.

Il lavoro del designer è quindi ascoltare le esigenze delle

persone – tutte diverse, per motivi cognitivi, culturali, ergo-

nomici o religiosi – per fornire soluzioni progettuali ed este-

tiche che portino il bello a tutti. L’aura del designer creativo

cui tutto è concesso, è un paradosso. Italo Calvino affer-

mava che

“la fantasia è come la marmellata, bisogna che sia

spalmata su una solida fetta di pane. Se no, rimane come

una cosa informe, su cui non si può costruire niente”.

Design for All è dunque una disciplina che lavora per una

società migliore, indirizzando le scelte progettuali sulla valu-

tazione della catena dei valori e degli step economici.

“Pensiamo al settore agro alimentare – prosegue Ceppi –,

l’associazione Slow food, per prima, ha fatto capire ai con-

sumatori che il cibo è innanzitutto un atto agricolo. Per

questo ha lavorato sul concetto di chilometro zero, per va-

lorizzare il piccolo produttore che può fornire qualità ec-

celsa, solo se salta la grande distribuzione. Anche questo

è design, design dei servizi. Un piatto ha e avrà sempre

colore, sapore e sensorialità, ma la scelta dei prodotti da

mettere in tavola è cruciale per il supporto al territorio e

alla filiera che porta ai consumatori qualità e salute.

Tutti i prodotti oggi devono essere belli, buoni, giusti e rispet-

tosi dell’ambiente e i designer devono ricercare il perché