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EDITORIALE

L’Intelligenza Artificiale è tornata a essere la nuova frontiera degli sviluppi tecnologici del mercato ICT e sicuramente

in questo nuovo anno il tema continuerà a essere promosso da molti fornitori e attirerà sempre più l’attenzione e

l’interesse delle aziende utenti. Come molti sanno l’argomento non è nuovo e nell’arco degli ultimi trent’anni è già

riapparso un paio di volte, generando sempre molte attese, per poi scomparire perché le potenze dei sistemi di

elaborazione non consentivano un adeguato livello di prestazioni alle diverse soluzioni che via via cercavano la strada

verso il mercato: dalle reti neurali ai sistemi esperti.

Oggi l’Intelligenza Artificiale ha sviluppato altre strade e le prestazioni di potenza dei sistemi sono aumentate in

modo considerevole, tanto che da anni possiamo usare un’interfaccia vocale per comandare alcuni degli smartphone

più diffusi del mercato. Quello che però sta portando a un forte sviluppo di questo tema sono gli algoritmi di

machine learning, le chatbot e i sistemi cognitivi sperimentati, ma anche in produzione, nelle più diverse aree verticali

e applicative. Qual è lo scopo ultimo dell’adozione di tutte queste nuove tecnologie? Non nascondiamoci dietro un

dito, l’arrivo pervasivo dell’Intelligenza Artificiale in molti ambiti lavorativi, ma anche nella vita privata delle persone,

innalzerà, e di molto, il livello di automazione nei processi aziendali e nei nuovi servizi che andremo a usufruire come

cittadini e consumatori. Un cambiamento che investirà non solo le professioni manuali, ma anche molte di quelle

intellettuali.

Come tutte le innovazioni anche l’Intelligenza Artificiale non è di per sé né buona né cattiva, sono le persone

a decidere che uso farne, e sappiamo bene che quando si parla di questo argomento subito in molti nascono

preoccupazioni e paure. Certo molte di queste paure possono essere ritenute ingiustificate, ma non crediamo che

queste siano del tutto infondate e ci permettiamo anche di guardare con un certo scetticismo a chi promuove

fideisticamente l’Intelligenza Artificiale affermando che la perdita di posti di lavoro a meno valore verrà compensata

dalla crescita di posti di lavoro ad alto valore, così come è successo per altre rivoluzioni industriali del passato. In

questo caso crediamo però che il trade off tra vecchi lavori che scompariranno e nuovi che emergeranno sarà molto

più ampio e che questo potrà potenzialmente creare problemi sociali di non poco conto.

Come possiamo quindi affrontare in modo costruttivo questa nuova importante innovazione?

L’utilizzo massivo dell’Intelligenza Artificiale deve produrre non solo benefici e guadagni per chi investirà in queste

soluzioni, ma anche un ‘dividendo sociale’ che possa permettere di governare l’impatto di questa innovazione a tutti

i livelli. Sicuramente dovrà essere utilizzato per sviluppare massivamente le nuove conoscenze che serviranno alle

persone, sia i giovani che dovranno essere formati sia chi già lavora e che dovrà imparare cose nuove, per muoversi

in questo nuovo mondo e per consentire di cogliere quelle opportunità professionali che l’Intelligenza Artificiale

aprirà. Possiamo però anche pensare al fatto che, se il nostro modo di lavorare verrà completamente trasformato,

allora potremo immaginare una società dove anche i paradigmi classici del lavoro come lo conosciamo oggi possano

essere rivisti e ricalibrati con l’ottica di migliorare il benessere, e le garanzie, delle persone. Questi sono due temi, ma

potranno essercene anche altri.

L’auspicio quindi per questo 2018 è che le persone prendano coscienza del tema, si sentano meno spaventate e

inizino a chiedere ai loro referenti politici e sociali di occuparsi di come governare l’impatto sociale dell’Intelligenza

Artificiale in modo costruttivo. Per adesso, ma siamo agli inizi, nell’attuale campagna elettorale il tema risulta

completamente assente.

Per conto nostro, apriamo da questo numero una nuova rubrica dedicata agli argomenti di mercato legati a questo

tema. Si chiama Intelligence Automation, e la trovate a pagina 38. Buona lettura!

RuggeroVota

ruggero.vota@soiel.it

Intelligenza Artificiale. E se fosse la volta buona?

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gennaio-febbraio 2018