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settembre 2012
In 30 anni di attività di ricerca e selezione del per-
sonale nel mondo IT, dai primi Anni ‘80 a oggi, ho
assistito a molti cambiamenti, anche radicali, nel-
la tipologia delle figure professionali richieste dal
mercato.
Dal dominio del mainframe, all’era degli AS/400,
al progressivo ingresso dei personal computer e
delle architetture distribuite in azienda, all’avvento
del mondo open, alla grande evoluzione delle so-
luzioni software applicative che pian piano hanno
sostituito il mondo legacy.
Una storia del tutto particolare riguarda però a mio
avviso proprio i professionisti del mainframe. Du-
rante tutti gli Anni ‘80 e almeno fino a metà degli
Anni ‘90 le ricerche di tecnici di questo settore han-
no costituito la parte predominante del mercato;
in seguito sono progressivamente diminuite fino a
ridursi oggi a una percentuale del tutto trascurabile.
Cos’è successo in questi anni? Che fine hanno fatto
i programmatori Cobol/Cics e i sistemisti MVS che
incontravo nei colloqui di selezione? C’è stato un
turnover? Un ricambio generazionale?
In mezzo a tutti questi interrogativi una cosa pare
certa: la gran parte dei mainframe, pur con notevoli
evoluzioni tecnologiche, sono ancora al loro posto
e ci rimarranno a lungo. In particolare nel mondo
finance ma anche nella pubblica amministrazione
hanno mantenuto un ruolo fondamentale. Oggi in
Italia oltre l’80% dei sistemi installati nelle banche e
nelle assicurazioni e circa il 40% nella pubblica am-
ministrazione sono mainframe. Mentre si continuava
a parlare di migrazione, di downsizing, si è conti-
nuato a investire pesantemente sui grandi sistemi.
Un blog popolare nel mondo IT si chiama in modo
spiritoso “Dancing Dinosaur”, ma ci fa intendere
che questi cosiddetti dinosauri, sono ancora tra
noi e sono vivi e vegeti.
Da dipendenti a pensionati consulenti…
E poi?
Risulta allora interessante chiedersi come mai la ri-
cerca e selezione di professionisti mainframe si sia
così ridotta rispetto agli altri settori per esempio
al mondo Java, al mondo Windows o all’area web.
La risposta può essere una sola: le posizioni chiave
a livello tecnico, funzionale e manageriale nel setto-
re mainframe sono rimaste in gran parte occupate
dalle stesse persone di allora. In termini numerici
il settore non è cresciuto: in azienda si incontrano
ancora le stesse persone che incontravo nei collo-
qui di selezione negli Anni ‘80 e ‘90.
Solo che non hanno più 30 anni, ma tra i 50 e i 60.
Il ricambio generazionale è stato minimo come mi-
nimo deve essere necessariamente stato il passag-
gio di know how.
Molti esperti giunti a un’età pensionabile sono di-
MAINFRAME:
NON È UN PAESE
PER GIOVANI
I ‘DINOSAURI’ NON SI SONO ESTINTI,
COME MOLTI PREVEDEVANO.
A PRESIDIARE QUESTI AMBIENTI
SONO RIMASTI GLI INFORMATICI
DELLE GENERAZIONI PIÙ VECCHIE.
Sergio Cantinazzi, managing partner Inlay
Professionisti Digitali
Oggi e domani