PERCHÉ
LEGGERLI
Letture
PERCHÉ
LEGGERLI
Andrea Granelli
Città intelligenti?
Luca Sossella Editore, 2012 – euro 12 – 135 pagine
“È possibile una via italiana alle
Smart Cities?” È questo che fin
dal sottotitolo si chiede l’autore
Andrea Granelli, appassionato
esperto di temi legati all’innova-
zione. Un testo interessante e che
farà certamente breccia in un mo-
mento in cui sul tema Smart City,
tra le altre cose, si attendono co-
spicui finanziamenti agli enti lo-
cali italiani da parte del governo
Monti. La tesi del libro è presto
detta: le Smart City sono una
grande occasione per l’Italia, e non perché sui nostri
esangui comuni strangolati dal ‘patto di stabilità’ pos-
sono arrivare finanziamenti pubblici nazionali o euro-
pei. Semmai, le Smart City sono invece l’occasione per
riflettere a fondo sul futuro delle nostre città, riunendo in-
torno a tavoli progettuali i principali attori (e non solo
decisori e fornitori, come nel modello americano che
viene calato dall’alto), per cogliere appieno le poten-
zialità offerte dalle nuove tecnologie, ma in piena ar-
monia con la storia e le vocazioni peculiari del tessuto
‘urbano’ italiano, che vede una ricchezza di tipologie
di città che non ha paragoni al mondo.
Insomma il rischio da evitare è quello di chiudere il tema
in modelli standardizzati, studiati in posti lontani dal no-
stro Paese, per dare invece possibilità nel prossimo fu-
turo a uno sviluppo locale e originale che possa far
diventare più ‘ingegnose’ le nostre città partendo dalle
loro caratteristiche peculiari.
Il tema delle Smart City, quindi non coinvolge solo gli
aspetti infrastrutturali (qualità della connettività ICT, del-
l’efficienza energetica, dei sistemi di mobilità, di ge-
stione dell’acqua o di raccolta dei rifiuti...), ma è
soprattutto invece un’occasione per ripensare la voca-
zione dei territori o per realizzare quei nuovi servizi che
nascono da esigenze concrete.
Perché leggerlo?
Il dibattito sulle Smart City in Ita-
lia è appena partito e il libro di Granelli è certamente
di stimolo per chiunque si senta coinvolto sul tema.
Giovanni Boccia Artieri
Stati di connessione
FrancoAngeli, 2012 – euro 22 – 165 pagine
La (Social) Network Society.
È questa secondo l’autore la
dimensione in cui l’umanità,
quanto meno quella parte
che ha un facile accesso al
mondo web 2.0, si sta pre-
parando a vivere. Una di-
mensione dove è cambiato
il modello comunicativo, nel
quale ognuno di noi non è
più oggetto, ma soggetto
della comunicazione. Da
pubblico, consumatori e cit-
tadini, in qualche modo ‘passivi’, grazie a strumenti
come blog, wiki e i diversi social network stiamo co-
struendo un equilibrio ‘sociale’ diverso, in discontinuità
con i paradigmi della modernità che abbiamo cono-
sciuto fino a oggi. La tesi dell’autore è sicuramente un
punto di vista valido che fornisce una chiave di lettura
ai fenomeni che stiamo vivendo nella nostra era, sem-
mai il testo sconta il fatto di non andare oltre a una spie-
gazione ‘tecnica’ di tutti gli aspetti che sono toccati da
questo fenomeno di ribaltamento delle regole della co-
municazione, mentre non fornisce una visione più
ampia di come oggi la (Social) Network Society debba
fare i conti con una realtà, che oggi, è ancora un’altra
cosa. Eppure gli esempi non mancano: le rivoluzioni
della primavera araba innescate dal ‘popolo 2.0’ (ci-
tate nel testo insieme alle esperienze italiane del Po-
polo Viola e del movimento Se non ora quando?),
hanno portato al potere in Egitto e in Tunisia, attraverso
elezioni libere, una classe politica consolidata e strut-
turata - i Fratelli Mussulmani nel primo Paese e i Salafiti
nel secondo - che ha le sue radici addirittura nel XIX° se-
colo… In entrambe i casi non siamo davanti a un pro-
dotto della nuova cultura della Rete. Gli scenari nei
Paesi occidentali più ‘maturi’ potrebbero essere diversi?
Di questo non si parla nel libro, ed è un peccato.
Perché leggerlo?
Il volume fornisce una panoramica
preziosa e minuziosa di come sono cambiate le regole
della comunicazione grazie al web 2.0.
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office automation
luglio-agosto 2012