La qualità del software per la qualità del business

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18 Maggio 2022 alle 10:00

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La qualità del software e l'intelligenza artificiale

Avv. Giuseppe Serafini, Avvocato Cassazionista - Foro di Perugia

Il tema sviluppato è quello della normativa, con particolare riguardo all'intelligenza artificiale, da tempo allo studio delle Autorità comunitarie. L'IA, ha ricordato Giuseppe Serafini, ormai convive con noi e serve quindi più che mai una norma legislativa che ne regoli utilizzi e funzionalità. Si sente sempre più la mancanza di una norma chiara ed efficace, che all'insegna della trasparenza disciplini anche le pratiche vietate, come quelle subliminali.  L'IA ormai riguarda moltissimi ambiti della vita umana e va trovato al più presto un atterraggio comune, dove collocare impatti e pratiche da seguire di questo fenomeno.

Al momento ci sono le norme ISO a cui fare riferimento e da cui partire per un'armonizzazione che sia di aiuto a tutto il settore e renda ancora più diffusivo il mercato.

L'intelligenza artificiale, come noto, consiste in una famiglia di tecnologie in rapida evoluzione che può contribuire al conseguimento di un'ampia gamma di benefici a livello economico e sociale nell'intero spettro delle attività industriali e sociali.

L'uso dell'IA, garantendo un miglioramento delle previsioni, l'ottimizzazione delle operazioni e dell'assegnazione delle risorse e la personalizzazione delle soluzioni digitali disponibili per singoli e organizzazioni, può fornire vantaggi competitivi fondamentali alle imprese e condurre a risultati vantaggiosi sul piano sociale e ambientale. Ad esempio in materia di assistenza sanitaria, agricoltura, istruzione e formazione, gestione delle infrastrutture, energia, trasporti e logistica, servizi pubblici, sicurezza, giustizia, efficienza dal punto di vista energetico e delle risorse, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi.

Nello specifico, il regolamento sull'intelligenza artificiale proposto dalla Commissione Europea persegue i seguenti obiettivi specifici:
• assicurare che i sistemi di IA immessi sul mercato dell'Unione e utilizzati dagli utenti siano sicuri e rispettino la normativa vigente in materia di diritti fondamentali e i valori dell'Unione;
• assicurare la certezza del diritto per facilitare gli investimenti e l'innovazione nell'intelligenza artificiale;
• migliorare la governance e l'applicazione effettiva della normativa esistente in materia di diritti fondamentali e i requisiti di sicurezza applicabili ai sistemi di IA;
• facilitare lo sviluppo di un mercato unico per applicazioni di IA lecite, sicure e affidabili, nonché prevenire la frammentazione del mercato.