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DITORIALE

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In questo periodo arrivano i dati relativi all’andamento del mercato ICT del primo trimestre

e sulla base di questi gli analisti rendono pubbliche le previsioni per l’anno in corso. Negli

ultimi anni questo appuntamento è stato spesso caratterizzato da tanto pessimismo.

Oggi invece, secondo noi, vale la pena ricominciare a registrare il ‘sentiment’ di alcuni

autorevoli osservatori e a riflettere su numeri che descrivono una situazione migliore

rispetto al recente passato.

Per prima cosa quindi segnaliamo ai lettori l’intervista pubblicata a pagina 56 ad Antonello

Traina, sales regional VP di Gartner Italia, che sottolinea come oggi in diverse aziende

italiane si stanno iniziando a ideare e a progettare importanti iniziative di Trasformazione

Digitale: in media il 19% del budget IT delle aziende tricolori del panel Gartner quest’anno

è dedicato a queste iniziative, e il prossimo anno tale valore salirà al 27%. Da sottolineare,

cosa di non poco conto, che entrambi i dati sono allineati al campione Gartner mondiale.

A questa lettura più ‘qualitativa’ si aggiunge il fatto che i dati di chiusura del 2016

insieme a quelli del primo trimestre pubblicati da più fonti stanno dando dei segnali

interessanti. A livello generale, secondo Assinform/Netcosulting cube, il 2016 ha registrato

complessivamente una crescita rispetto all’anno precedente dell’1,8%, alla chiusura del 2015

la crescita sul 2014 era stata solo dell’1%; mentre la stima per la chiusura del 2017 parla di

un +2,3%. Passi graduali nella direzione giusta che vedono importanti crescite nelle voci

più tradizionali del mercato ICT: i software e le soluzioni ICT a fine 2017 cresceranno del

5,7% (+4,8% a fine 2016); i servizi ICT del 3,4% (+2,5% a fine dell’anno scorso); e anche i

dispositivi e i sistemi con un +1,7% (+1,4%).

Il dato registrato da GfK relativo alla vendita di prodotti del primo trimestre 2017 attraverso

i canali professionali ICT e riportato nella nostra rubrica Market Watch di pagina 6, è di

930 milioni di euro, con una crescita del 2% rispetto al primo trimestre 2016. Di questa

rilevazione è importante mettere in luce come sta cambiando il mix di acquisto di

tecnologia da parte di tutte le aziende di ogni dimensione e settore: più soluzioni per

la mobilità e per l’abilitazione del cloud (e quindi anche server e networking) e meno

soluzioni tradizionali più statiche e ‘ferme’.

Una terza fonte di dati sul primo trimestre di questo periodo è stato l’Assintel Report che

riporta i dati elaborati da NextValue. Secondo questa fonte il mercato IT italiano nei primi

tre mesi di quest’anno ha registrato un valore pari a 7.203 milioni di euro e una crescita

del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. La stima a fine anno parla di un mercato

del valore di 26.416 milioni in crescita del 3,7%. Lo stesso report ricorda che a fine 2016 la

crescita era stata del 3,1% e dell’1,7% a fine 2015. In pratica nel giro di due anni il mercato

oltre a essere avanzato ha più che raddoppiato il suo tasso di crescita.

Quello che però ci interessa sottolineare in questo editoriale è lo spaccato di questa

crescita per dimensione aziendale. L’Assintel Report stima infatti che a fine anno la spesa

IT per le aziende ‘top spender’ crescerà del 4,1% (stesso tasso dell’anno scorso); quella

delle imprese medio grandi del 6,6% (4,8% nel 2016); le imprese medie del 5,4% (3,4%);

le imprese medio piccole del 3,8% (1,8%); le imprese piccole dello 0,3% (-0,1), mentre

rimarranno in negativo le micro imprese con un -0,7% (-1,4% nel 2016). A parte questi

due ultimi numeri, la ricerca nel suo complesso ci dice che ora, insieme alle imprese ‘top

spender’ quest’anno torneranno a investire in IT, anche con tassi più elevati, tutte le altre

tipologie di aziende.

E’ questo, tra tutti i numeri visti, il dettaglio che ci interessa sottolineare di più. Se la spesa

IT cresce anche tra le imprese medio piccole e tra quelle medio grandi, vuol dire che i temi

di innovazione iniziano a di§ondersi a macchia d’olio e che chi è tornato a investire nei

mesi scorsi e chi lo farà da oggi in poi, probabilmente potrà godere di un certo vantaggio

competitivo non trascurabile.

Ruggero Vota

ruggero.vota@soiel.it

Crescono gli investimenti IT

delle medie imprese...

e non c’è più tempo da perdere!

maggio 2017