Previous Page  74 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 74 / 100 Next Page
Page Background

72

luglio-agosto 2017

Guardando al solo retrofit energetico, nel 2014-2016

sono stati realizzati circa 1 milione di interventi sugli

edifici (Rapporto 2017 ENEA sulle detrazioni fiscali),

di cui oltre 360mila nel 2016, anno in cui oltre la metà

di essi ha riguardato la sostituzione di serramenti

e per circa il 20% la sostituzione degli impianti di

climatizzazione invernale e l’installazione di scher-

mature solari. Gli investimenti attivati nel triennio

ammontano a circa 9,5 miliardi di euro: oltre il 40%

destinato ai serramenti, il 25% alla coibentazione di

solai e pareti e il 9% alla riduzione del fabbisogno

energetico per il riscaldamento dell’intero edificio.

L’ammontare complessivo degli investimenti nel

2016 è stato pari a oltre 3,3 miliardi di euro (7% in

più rispetto al 2015). Il valore massimo potenziale

delle detrazioni fiscali che potranno essere richie-

ste dai beneficiari nell’arco dei prossimi dieci anni

è pari a 2,1 miliardi di euro.

Circa l’80% degli investimenti attivati nel 2016 è

stato dedicato a edifici costruiti prima degli anni

Ottanta; in particolare, circa un quarto delle risorse

totali (oltre 810 milioni di euro) è stato destinato

a edifici costruiti negli anni Sessanta. Per quanto

concerne la tipologia edilizia, circa il 40% degli

investimenti, pari a oltre 1,3 miliardi di euro, ha ri-

guardato una costruzione isolata; oltre il 31% delle

risorse (pari a poco più di 1 miliardo di euro) ha

invece interessato interventi su edifici in linea e

condomini con più di tre piani fuori terra. A edifici

a schiera e condomini fino a tre piani sono state

dedicate poco più del 20% delle risorse attivate,

pari a oltre 670 milioni di euro.

Building automation

Anche per l’e„cienza energetica degli edifici, come

per macchinari e impianti, hanno grande rilevan-

za le soluzioni di tipo ICT-oriented, spinte dal cre-

scente livello di automazione abilitato dall’Internet

delle cose.

L’ambito della building automation è molto vasto e

ancora in larga parte da sfruttare. All’inizio del 2017,

rileva ENEA, le pratiche chiuse pervenute all’agen-

zia per la richiesta di incentivazione di interventi

per l’installazione di sistemi di building automa-

tion erano 661, un numero esiguo che non consen-

te rilevazioni statistiche. Va però considerato che

si tratta di richieste per nuove installazioni e che

i building automation system vantavano già circa

150-250mila applicazioni all’inizio del 2013 (il dato

è del Politecnico di Milano).

Per sistemi di building automation (BA) si intendono

dispositivi la cui adozione consente di massimizzare

l’e„cienza energetica degli impianti di un edificio,

sulla base del livello di utilizzo dell’edificio stesso

e delle condizioni ambientali esterne. Un sistema

di BA (BAS) comprende di norma una serie di ap-

parecchiature per la misura dei consumi energe-

tici e alcune unità centralizzate per la raccolta ed

elaborazione dei dati. Le configurazioni possibili di

un sistema BAS sono finalizzate al monitoraggio,

al controllo o alla supervisione dei diversi impianti

presenti in un edificio e rilevanti ai fini del consu-

mo energetico.

I sistemi di monitoraggio sono quelli che permet-

tono la raccolta delle informazioni sullo stato di

un’utenza energetica e la rielaborazione di queste

attraverso analisi di benchmark rispetto a situa-

zioni ideali di funzionamento degli impianti. Per

comprendere quanto possano servire soluzioni di

Energy Management

© Rawpixel - fotolia.com

Più ICT per risparmiare energia

Interessanti alcuni elementi colti dall’indagine con-

dotta dalla FIRE a complemento del rapporto 2017

sugli energy manager, che nel 2017 ha analizzato nello

specifico i benefici non energetici, i sistemi di moni-

toraggio, industria 4.0 e alcuni aspetti collegati alla

riqualificazione energetica degli edifici. In particolare

emergono un’attenzione crescente all’uso delle nuo-

ve tecnologie ICT per fini di monitoraggio e automa-

zione – sebbene non ancora adeguata agli scenari di

Industria 4.0 – e la comprensione dell’importanza di

valutare i benefici non energetici collegati agli inter-

venti di e—cienza energetica. Le imprese più avanza-

te hanno compreso che l’energia e le altre risorse non

sono solo commodity o fonti di costo, ma possono

trasformarsi in leve di business e di competitività in-

tegrandosi con lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi

e di filiere più e—cienti.