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STP,VRML...) e utilizzando varie

tecnologie costruttive (FFF, SLA, SLS,

LOM, altre).Vediamo quindi invece

le nuove tipologie di stampa su cui è

utile iniziare a chiarirsi bene di cosa

si tratta.

Stampa 2.5D

La stampa 2.5D è una stampa

a rilievo – ‘textural printing’ o

‘elevated printing’ - che aggiunge una

dimensione tattile alla stampa 2D

e permette di toccare e valutare la

superfice e la texture degli oggetti

stampati. In pratica è una stampa

3D a ‘basso rilievo’, che aggiunge

alla classica stampa 2D una limitata

dimensione verticale sull’asse Z che

varia da alcuni millimetri ad alcuni

centimetri.

Canon offre alcune macchine flat-

bed di grande formato basate

su una tecnologia sviluppata da

Océ, acquisita da Canon nel 2010.

Possono stampare su vari materiali

(legno, laminato plastico, vetro,

ceramica, marmo, pietra, etc.) con

altezze che possono arrivare ad

alcuni millimetri.

Anche Casio ha presentato un

prototipo di stampante 2.5D che

utilizza uno speciale supporto

92

L’evoluzione di dispositivi di

stampa e materiali innovativi non

conosce soste, e vengono sfornati

in continuazione nuovi suggestivi

termini, il cui significato non è di

immediata comprensione. Nel

seguito, cerchiamo di chiarirne il

significato di alcuni nuovi apparsi

negli ultimi mesi, per evitare

malintesi e incomprensioni. Diamo

naturalmente per scontato che

quando si parla di ‘Stampa 2D’ tutti

intendano che si stia parlando delle

tradizionali stampanti e plotter che

ormai sono in grado di utilizzare

una molteplicità di supporti diversi

dalla carta (magliette, oggetti

promozionali, altro).

Allo stesso modo, quando ci

riferiamo invece al concetto di

‘Stampa 3D’, i lettori abituali di

questa rubrica sanno benissimo che

in questa categoria rientrano le 3D

printer che permettono di realizzare

oggetti fisici (modelli, prototipi e

prodotti finiti) con materiali plastici,

metallici, ceramici, compositi, sabbie,

paste, alimenti e cellule staminali

(in forma di solidi, polveri o liquidi)

partendo da modelli matematici

contenuti in file CAD 3D in vari

formati (STL, AMF, 3MF, OBJ,

novembre-dicembre 2016

Così si va oltre

la terza dimensione

LE NUOVE CATEGORIE DI

STAMPANTI XD CHE NASCONO

DALL’EVOLUZIONE TECNOLOGICA

multi-strato sviluppato dalla società:

un wafer costituito da due fogli di

carta stampabile (formato A3 o

A4) che contengono uno strato

di microcapsule di plastica ‘termo

espandente’. In una prima fase, la

pagina nel retro viene stampata

con un inchiostro nero sensibile

ai raggi infrarossi. Poi la pagina

frontale è stampata a colori, e

infine viene applicata nella parte

posteriore una luce infrarossa che

riscalda il supporto e fa espandere

in modo selettivo le microcapsule,

che possono creare rilievi fino a

2 millimetri. Ma la stampa 2.5D

può essere realizzata anche con

stampanti 3D semplificate. È questo

il caso delle food-printer come

Choc Creator dell’inglese ChocEdge

utilizzate per decorare le torte o di

alcune stampanti specializzate per

creare scritte in rilievo su piccoli

oggetti.

Stampa 4D

La stampa 4D, il cui concetto è

stato introdotto da Skylar Tiddbits

del MIT, permette di produrre

tramite stampanti 3D e materiali

‘intelligenti’ (smart material) oggetti

tridimensionali dinamici anch’essi

Giancarlo Magnaghi

QUELLI CHE... LA STAMPA 3D