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marzo-aprile 2017

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ANALISI

Intervista a:

Simeon Turner, GVP Events di Gartner

Può fornirci una panoramica sull’evento CIOxchange, e perché è stato

creato da Gartner?

Si tratta di una nuova iniziativa con la quale vogliamo offrire un’opportunità per

mettere in contatto fra loro i Cio italiani e, dal canto nostro, essere più vicini alle

sfide e problematiche che stanno affrontando, agevolando delle vere e proprie

‘conversazioni sulle idee’. Come Gartner, riteniamo di trovarci in una posizione

unica per comprenderli e proporci come vero e proprio motore di innovazione

non solo a livello globale ma anche contestuale, e locale. Ecco che oltre all’I-

talia lo stesso tipo di evento lo replichiamo in altri Paesi quali Benelux, Francia,

Germania, Nord Europa. Anche perché le sfide sono molto diverse da Cio a

Cio, e da qui è importante creare un’agenda ben focalizzata. Oggi del resto le

aziende stanno vivendo le varie fasi della trasformazione digitale, con tematiche

che possono risultare più importanti in determinate zone geografiche che in

altre. Le nostre ricerche sono studiate per rispondere proprio a questo tipo di

esigenza puntuale.

Quale valore ritiene che questo tipo di evento possa veicolare al pub-

blico, e perché?

Sicuramente il valore della focalizzazione su un percorso molto interattivo e

collaborativo per aiutare le persone che partecipano all’evento a condividere

un’esperienza comune. Il tutto moderato sì dagli analisti Gartner ma guidato anche direttamente dai Cio stessi nel

corso di tavole rotonde strutturate e aperte. Insomma, superare la logica degli eventi ‘one way’ per creare un ambiente

dove le informazioni circolano in ‘multiple way’.

Quali sono gli ingredienti che fanno emergere l’evento CIOxchange rispetto agli altri dello stesso settore?

Partiamo dal fatto di avere un advisory board che ci aiuta a costruire l’agenda per calarla in modo puntuale sulla re-

gione di riferimento, in questo caso l’Italia, e di portare sul palco e ai tavoli di confronto diversi Cio che contribuiscono

a fornire spunti di conversazione per tutto il corso della giornata. Qualcosa che però va oltre l’evento stesso, in quanto

il lavoro proseguirà fino al prossimo appuntamento. Di fatto, l’evoluzione costante della community costruita attorno a

CIOxchange emerge come un punto di forza, per cui le conversazioni proseguiranno nel corso dell’anno, stimolando

discussioni e costruendo relazioni. E anche per noi tutto questo diventa una grande opportunità per comprendere

come supportare al meglio la trasformazione digitale distinguendoci come partner chiave di uno scenario in continuo

divenire.

(P.M.)