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09 Giugno 2022 dalle 09:00 alle 16:15

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Enea

La diagnosi come volano per la transizione energetica nei settori produttivi

Marcello Salvio, Responsabile Laboratorio DUEE-SPS-ESE: Efficienza Energetica Settori Economici - ENEA

In un'ottica di transizione energetica, un ruolo fondamentale assume la diagnosi energetica obbligatoria dei siti industriali o terziari, che rappresentano tra i centri di costo energetico più rilevanti in Italia. Sono state  illustrate le potenzialità di questo strumento e le risultanze dell'obbligo previsto dal D.Lgs. 102/14.

L'attività di diagnosi consiste nell'analizzare come l'impresa consuma energia e nel valutare quali interventi di efficienza energetica possono portare anche al miglioramento delle condizioni di comfort e alla diminuzione dei costi e delle spese di gestione. In una diagnosi viene analizzata la distribuzione dei vettori energetici principali nelle aree funzionali dei siti produttivi, ovvero le Aree principali, i Servizi Ausiliari e i Servizi generali.

Per un'impresa redigere un audit (sinonimo di diagnosi) energetico non è solo un obbligo di legge (nel caso delle Grandi Imprese e delle imprese a forte consumo di energia iscritte alla CSEA) ma anche un'opportunità concreta di risparmiare, migliorare i processi, avere un miglioramento della propria immagine rispetto alla concorrenza e avere accesso agli incentivi fiscali nazionali ed europei.

In sintesi l'obiettivo principale della diagnosi energetica aziendale è capire quali sono i migliori interventi che possono ridurre gli sprechi al fine di ottimizzare i costi/benefici degli interventi di riqualificazione.

LE FASI
Possiamo dividere la diagnosi in quattro fasi principali:

  1. Analisi preliminare dei consumi dell'impresa con l'analisi delle bollette e dei contratti, visione delle schede tecniche degli impianti e indagine sul tipo di utilizzo che viene fatto dell'edificio
  2. Sopralluogo fisico nel sito oggetto di diagnosi per rilevare le misure, le caratteristiche degli involucri e degli impianti, inserimento dei dati ottenuti in modelli informatici anche con il monitoraggio dei consumi
  3. Valutazioni dei risultati tramite il confronto tra gli indici di prestazioni energetici reali e gli indici teorici di riferimento a disposizione in letteratura
  4. Sintesi dei risultati e individuazione delle proposte di efficientamento energetico con le soluzioni tecniche ed economiche più vantaggiose e idonee alla specifica situazione.

Per una corretta diagnosi è consigliato adottare un sistema di misurazione e monitoraggio dei consumi della propria azienda in tempo reale, come previsto anche dalla norma ISO 50001.

Ancora, però, ha rimarcato Marcello Salvio, c'è ancora molto da fare, soprattutto in ambito PMI, per la scarsa conoscenza della materia in termini di consumi energetici, potenziale del risparmio e accesso agli incentivi. Da qui le campagne di sensibilizzazione e di informazione avviate da ENEA.