Intelligent Building & Smart City Conference

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09 Giugno 2022 dalle 09:00 alle 16:15

Smart City Conference

Un ecosistema interconnesso all'insegna della sostenibilità e della sicurezza per offrire nuovi servizi ad imprese e cittadini

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Per informazioni: Kelen Zakelj
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L'edificio Smart come hub dei servizi da e per il cittadino

Domenico Di Canosa, Presidente - Smart Buildings Alliance for Smart Cities Italia

La digitalizzazione italiana sta avvenendo a velocità differenti tra abilitazione tecnologica, PA, servizi e capacità degli utenti di poterne usufruire vantaggiosamente. Occorre pertanto un mediatore attivo fra gli operatori del settore e i cittadini per garantire un approccio sicuro e ordinato alle nuove tecnologie, attraverso working group e tavoli di confronto che generano informazioni utili per tutti. In Italia ci sono 14 milioni di edifici, di cui l'85% residenziali.

Nel suo intervento Domenico Di Canosa ho sostenuto che l'edificio può rappresentare l'hub tecnologico e informatico che getta le basi per cogliere l'obiettivo di cui sopra. Inoltre, appena il 20% di essi è dotato di qualche forma di automazione BMS (Building Management Systems) per il miglioramento dei consumi energetici. Adesso poi c'è anche il PNRR che può dare una mano e aiuterà a formare quelle comunità indispensabili per dare centralità agli edifici nei processi di digitalizzazione. Ossia del ridisegno degli edifici, in ambito residenziale e industriale, per dare agli stessi maggiore sostenibilità. 

Per ora la digitalizzazione intesa in questo senso è ancora limitata ma oggi anche nel nostro paese si identifica nell'edificio il nodo infrastrutturale dei sistemi informativi dei cittadini. Si tratta di implementare infrastrutture che siano aperte, scalabili e sostenibili oltre che interoperabili. Le tecnologie ci sono: l'edge computing, per esempio, è una di queste. Si tratta di sposare delle architetture che siano resilienti, flessibili e impostate su dati certi e verificabili, utilizzando anche l'intelligenza artificiale.

Smart Buildings Alliance, nata in Francia 9 anni fa, dopo essersi affermata come una delle principali e più influenti associazioni di filiera nel paese transalpino, ha avviato il processo federativo che dovrebbe portarla a costituire una realtà continentale, praticamente unica nel suo genere. Un allargamento che parte proprio dall'Italia, primo paese europeo a rispondere all'appello e a costituire formalmente la Smart Buildings Alliance Italia.

Significativo il sottotitolo che si legge nel logo della neonata associazione, che recita sotto a Smart Buildings Alliance, "for smart cities". Una sorta di dichiarazione di intenti, che svela l'approccio sistemico al processo di innovazione tecnologica e il suo obiettivo finale: rendere migliori e sostenibili i luoghi della vita grazie al digitale.

Un approccio necessario, sembra anche di poter dire, dal momento che i consumi degli edifici nell'Unione Europea sono responsabili di circa il 40% dell'energia consumata e del 36% delle emissioni in atmosfera di CO2, contribuendo in modo determinante al degrado ambientale e al fenomeno del global warming.