Una delle principali opportunità che serve valutare oggi giorno riguarda proprio l'utilizzo dei dati raccolti sull’intera filiera al fine di sviluppare modelli di analisi smart, trasparenti e scalabili. Questa opportunità, come giustamente sottolineato da Bregonzio, rappresenta un percorso virtuoso in grado di offrire risultati tangibili e misurabili nell’ambito ad esempio della manutenzione predittiva e del controllo qualità.

In particolare, per quanto riguarda la manutenzione predittiva, l'analisi dati permette di monitorare in tempo reale le condizioni dell’intera filiera produttiva, captando tempestivamente i segni relativi a possibili guasti; in altre parole si riesce a rilevare ed identificare le anomalie prima che si trasformino in costosi incidenti.
Lo stesso principio si applica al controllo qualità, dove, andando a sfruttare telecamere posizionate lungo la filiera, diventa possibile svolgere su ogni singolo prodotto finito un check di conformità estremamente puntuale.
Sono dunque parecchi gli ambiti produttivi dove l'introduzione di modelli di intelligenza artificiale permettono di accrescere il proprio vantaggio competitivo: la riduzione dei costi come conseguenza della maggiore efficacia dei processi, la riduzione dei downtime come diretta conseguenza di una manutenzione più accurata, ed infine la riduzione del Customer Complaints and Returns Rate grazie al miglioramente nel controllo qualità.
3rdPlace fa parte del gruppo Datrix ed è una realtà 100% italiana specializzata in Data analysis, Data visualization e sviluppo di modelli custom di Intelligenza Artificiale,  dove, all’interno di settore manifatturiero, vanta grande esperienza nelle procedure di raccolta e valorizzazione del patrimonio informativo a disposizione delle aziende. Bregonzio ha spiegato come, a differenza dei system integrator tradizionali, 3rdPlace si posiziona come una boutique tecnologica capace di guidare l’azienda verso una trasformazione data-driven.

Il manager di Retelit ha citato due casi realizzati proprio in questi ultimi mesi dove i risultati evidenziano l'importanza di investire in Intelligenza Artificiale. Il primo riguarda una società attiva nel settore del Food & Beverage (pastificio industriale) per conto della quale ha implementato una soluzione di Demand Forecast in grado di generare previsioni molto accurate grazie appunto alla raccolta ed analisi di dati sia interni che esterni come ad esempio costo materie prime, conversazioni sui social networks, pressione campagne pubblicitarie, etc. Il livello di customer service è migliorato del 6% e i costi di approvvigionamento delle materie prime sono scesi del 5%.
Il secondo caso invece ha avuto come focus una applicazione di Image Processing sul controllo della qualità dei prodotti grezzi. Essa ha consentito tra l’altro di ridurre del 70% il personale dedicato al controllo e del 5% gli indici  Supplier Defect Rate e Customer Complaint & Return.
Alla domanda di quanto importanti siano gli strumenti AI-based per ridurre il costo della qualità il 95% dei partecipanti ha confermato che essi generano sensibili miglioramenti ( solo il 5% ha  detto che servono a poco e costano tanto).
Interessante evidenziare come alla domanda di quanto i partecipanti stanno sfruttando i dati per migliorare il controllo qualità ed efficientare i processi produttivi il 67% ha dichiarato di non sfruttare ancora questa opportunità, il 20% di sfruttarla ed osservare dei miglioramenti (solo un 13% di sfruttarla ma senza miglioramenti).
Infine, il 62% dei partecipanti ha dichiarato che secondo loro si debba investire più del 5% del fatturato per attivare innovazione conl’ AI. Come ben motivato da Bregonzio, questa convinzione va demistificata; infatti grazie al progresso tecnologico oggi si riesce a mettere a terra progetti molto abitazioni sfruttando AI a costi compressi ad alla portata di tutte le aziende.