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luglio-agosto 2017

La velocità è un problema. In un dominio veloce

come l’attività digitale, alcune organizzazioni non

avranno una visione stabile di business per più anni;

ciò è più che normale, le modifiche nella visione sono

uno dei driver per rinfrescare la strategia. Inoltre, le

capacità abilitate dalla tecnologia IoT si ripercuo-

teranno in un cambiamento della visione aziendale,

consentendo nuovi modelli di business, soprattutto

a lungo termine. Allo stesso modo emergono nuovi

ecosistemi e concetti come Industria 4.0. La strate-

gia articolata dall’organizzazione IT potrà arontare

alcuni, ma non certamente tutti, gli elementi della

strategia aziendale; i dettagli precisi dipenderan-

no dal ruolo svolto dall’IT e dalla sua relazione con

il business.

Anche una visione incompleta può guidare una stra-

tegia valida (per esempio, un’organizzazione po-

trebbe ritenere che ci saranno probabilmente mol-

te potenziali opportunità che potrebbero derivare

dall’analizzare o vendere dati operativi e di utilizzo

dai loro prodotti). Anche se non è immediatamente

chiaro quali sono tutte queste opportunità, questa

visione potrebbe suggerire una strategia concreta

per incorporare la rilevazione e la raccolta di dati in

nuovi prodotti e per investire in una migliore capa-

cità di data scientist finalizzata a trovare la maniera

di sfruttare tali dati.

A guidare non sarà il CIO

Secondo Gartner, la creazione di una strategia IT in

assenza di una strategia aziendale non è raccoman-

data, anche se a volte è necessario agire in questo

modo. Se non esiste una chiara visione di business

digitale, occorre definire alcune ipotesi di base di

business digitali in modo da poter sviluppare una

strategia. Questo richiede esercizi di ideazione per

capire come ne può trarre beneficio l’azienda. Le

idee possono essere generate in molti modi: con-

corsi, workshop, brainstorming, hackathon, incu-

batori interni, eventi e così via. Il CIO non guiderà

sempre la visione aziendale di IoT (anche se alcuni

lo fanno), ma è importante per il leader IT essere un

contributore proattivo ad essa. Un coinvolgimento

insu–ciente può portare l’organizzazione alla deri-

va, con il rischio che i progetti vengano consegnati

a fornitori di servizi esterni, lasciando solo un pic-

colo ruolo per l’IT aziendale.

Imparare dai più bravi

La chiave del successo dell’IoT è nella velocità e

nell’agilità con cui si acquisiscono le tecnologie e i

metodi di implementazione corretti. Un grande aiuto

in questa fase di acquisizione e apprendimento lo

possono dare le best practice a livello globale. La

geografia non è un problema: mentre le soluzioni

IoT sono molto simili tra loro (e mentre le storie

di successo locali possono spesso servire come

blueprint globalmente), non importa che ci siano

anche molte variabili. Vero che le sfide, i requisiti

e le velocità di adozione per il business variano in

base a regioni, regolamenti governativi, dimensioni

aziendali, tipo di industrie verticali o risorse tecno-

logiche e funzionalità. Ma il modo in cui le soluzioni

IoT vertical-specific dieriscono tra le geografie è

indierente e ugualmente importante per le im-

prese per rifinire le strategie IoT globalmente con

distinzioni regionali.

Costo o agilità, ma non entrambi

La maggior parte delle strategie IT si basa su uno

spettro compreso tra due estremi: centralizzati, per

cui l’organizzazione tenta di definire una strategia

globale unica che si applica a tutti; e decentraliz-

zati, in base alle quali iniziative separate o unità di

business sono responsabili della propria strategia.

Per esempio, una strategia centralizzata potrebbe

tentare di identificare obiettivi, tecnologie e prin-

cipi che tutte le unità aziendali avrebbero impie-

gato; una strategia decentralizzata consentirebbe

ad ogni unità aziendale di prendere decisioni auto-

nome. Una strategia decentralizzata è implicita in

alcuni approcci allo sviluppo, come l’IT bimodale,

in cui i singoli gruppi di prodotti hanno un’autono-

mia significativa.

Il tipo di strategia deve essere adeguato ai risultati

aziendali desiderati e, in pratica, il compromesso

chiave è di solito tra costi e agilità. Una strategia

centralizzata ben implementata ore solitamente

il costo più basso in quanto assicura la coerenza

della tecnologia, dell’architettura, delle competen-

ze, degli approcci e così via. Una strategia decen-

tralizzata comporterà più sfide di integrazione e

probabilmente implica significativi sforzi futuri per

razionalizzare la tecnologia e le decisioni aziendali

incoerenti quando IoT diventa più maturo. Tuttavia,

il tempo necessario per comprendere le esigenze

di tutti (supponendo di sapere che cosa sono), ol-

tre ai compromessi inerenti alla strategia centrale,

tende a ridurre l’agilità e soocare l’innovazione.

In generale, dice Gartner, le organizzazioni che pri-

vilegiano l’innovazione al di sopra dei costi dovreb-

bero considerare diverse strategie decentralizzate

e le organizzazioni che cercano di ridurre al minimo

i costi dovrebbero mirare alla parte più centralizza-

ta dello spettro delle opportunità. Tuttavia, data la

relativa immaturità dell’attività commerciale, della

tecnologia e dell’architettura degli IoT, anche la

strategia centralizzata non può eliminare il rischio

INDUSTRIA 4.0 & IOT