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Internet of Things significa consentire l’accesso proattivo a dati e informazioni da qualsiasi dispositivo con-

nesso a Internet, aggiungere intelligenza a qualsiasi componente a nché gli oggetti possano dialogare tra

loro e con una ‘centrale di controllo’ in grado di governarli, e molto altro. Solo per fare alcuni esempi, grazie

a tecnologie IoT di ultima generazione gli ospedali possono monitorare e regolare i pacemaker a distanza, le

fabbriche possono risolvere automaticamente problemi di produzione o ottimizzare gli interventi di manu-

tenzione, negli edifici è possibile modificare le luci e le temperature in ogni momento, e gli esempi potreb-

bero continuare. Per capire a che punto sono queste innovazioni nel nostro Paese, e qual è il ruolo di chi,

ogni giorno, a anca le aziende nel loro processo di diglital transformation, abbiamo posto a Luca Ferraris,

responsabile strategy, innovation & communiation di Italtel le seguenti domande:

Il futuro dell’Internet of Things

in Italia

Che impatto sta avendo il

piano Industry 4.0 lanciato

dal governo sull’adozione di

soluzioni IoT?

Il Piano Industry 4.0 varato dal Governo va nella giusta direzione per allineare

l’Italia agli altri Paesi europei. La strada da fare però è ancora lunga.

1

Quali sono gli ambiti in cui

le tecnologie IoT esprimono

maggior valore?

2

Quali sono le principali criti-

cità che presentano i progetti

IoT e chi sono gli interlocu-

tori con cui vi interfacciate?

3

RaŠaela Citterio

38

giugno 2017

VALUE POINT - Il ruolo del canale

1.

Il Piano Industry 4.0 va sicuramente nella giusta direzione. È importante che l’Italia svilup-

pi una strategia coerente con quella europea, penso a Germania e Francia, ma la specificità

italiana, che - come noto - si caratterizza per l’elevatissimo numero di PMI, sta in parte

rallentando la velocità di adozione. Come richiesto da più parti, il Piano andrebbe reite-

rato nel 2018, eventualmente con alcune messe a punto: per sostenere maggiormente

la di„usione delle tecnologie dell’IoT nell’Industria andrebbe rimodulato con maggior

convinzione anche nella parte sull’Information Technology, prevedendo di estendere il

massimo delle agevolazioni oggi previste solo per i macchinari di produzione anche a

prodotti e servizi dell’IT.

2.

La trasformazione digitale guidata dalla di„usione delle tecnologie IoT sta modifi-

cando profondamente il nostro modo di vivere e di produrre. Le iniziative che vanno sotto

il nome di Industria 4.0 sono uno dei principali modi con cui le economie occidentali pos-

sono uscire dalla stagnazione migliorando la propria competitività sui mercati internazionali.

Oltre all’industria, gli ambiti in cui si prevedono i maggiori impatti sono quello dell’energia, delle

città digitali e della salute. L’aumento della vita media, e dunque anche delle malattie croniche spinge

il Sistema Sanitario verso un migliore utilizzo delle cure remote e digitali, basate sull’IoT. L’adozione di fonti energetiche

alternative, per loro natura discontinue, richiede un ammodernamento dell’intero sistema di distribuzione dell’energia in

logica Smart Grid. Infine, la vita sociale urbana può trarre giovamento dalla di„usione dell’IoT per il miglioramento del si-

stema di mobilità, la gestione della sostenibilità ambientale, l’innalzamento dei livelli di sicurezza.

3.

Oggi i progetti IoT sono frenati tra le altre cose dalla carenza di infrastrutture di telecomunicazione adeguate. L’evo-

luzione verso le reti 5G consentirà alle reti pubbliche di garantire la massima flessibilità richiesta per gestire tipologie di

traŽco molto eterogenee e per ottimizzare la copertura geografico-territoriale. A fianco dell’infrastrutturazione che serve

per l’interconnesione di oggetti intelligenti e sensori, c’è comunque bisogno di una eŽciente infrastruttura a Banda Ultra

Larga che possa sostenere lo sviluppo di un ecosistema di servizi digitali per le imprese e le comunità. Il Piano Agenda

Digitale va nella giusta direzione ma il nostro Paese sta ancora colmando un gap significativo accumulato in passato. Una

ulteriore criticità è la diŽcoltà di dialogo tra gli operatori degli specifici ambiti verticali cui la tecnologia IoT si applica (ma-

nifattura, sanità, energia...) e il mondo dell’Informaton Technology. Una diŽcoltà che ostacola la corretta comprensione

del rapporto tra costi e benefici dei progetti IoT.

Luca Ferraris, responsabile strategy, innovation & communication, Italtel