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marzo-aprile 2017

NEWS

Cybersecurity

, alcune strategie per il 2017

Da un report stilato da F-Secure emergono diversi suggerimenti per difendersi dagli attacchi

Il 2016 è stato un anno importante per la sicurezza informatica, con accuse di pirateria informatica in occasione di elezioni politiche, botnet

in azione su reti IoT, cyber rapine sui circuiti bancari, e grosse violazioni di password, oltre ai problemi legati alla diffusione dei ransomware.

Per ciascuno di questi casi ci sono anche lezioni che le aziende possono imparare per applicarle alle proprie strategie di cyber security ed

evitare così di diventare la prossima vittima. “Nel 2016 i ricercatori di F-Secure hanno rilevato un gran numero di incidenti, malware, vulne-

rabilità, e hanno raccolto esperienze e insegnamenti da condividere. Tutto questo è stato riversato nel nuovo report ‘2017 State of Cyber

Security’, ricco di storie, dati, prospettive e suggerimenti di esperti per affrontare il panorama della sicurezza che continua a evolvere”, spiega

Mikko Hyppönen, Chief Research Officer di F-Secure. In primo luogo viene spiegato che non vanno usate le password di default, illustrando

inoltre quali sono quelle che gli attaccanti provano in prima battuta quando cercano di violare i sistemi aziendali. Inoltre, lavorando con molte

aziende, è stato notato che parecchie di queste lasciano componenti importanti delle loro reti senza monitoraggio, offrendo libero accesso

ad attacchi. I consulenti della società raccomandano prima di tutto di mettere in atto le fondamenta della sicurezza informatica, ossia pre-

venzione, rilevazione, e risposta. “Occorre monitorare la rete interna, registrare con attenzione gli accessi alle risorse sui servizi comuni, e

usare sistemi per ricercare modelli di traffico anomalo”, spiega Hyppönen aggiungendo poi che se i kit di exploit sono in declino, gli attac-

canti focalizzeranno i loro sforzi sul social engineering e lo spam. Ecco che occorre continuare a formare i dipendenti su questi argomenti.

Il report prosegue fornendo alcuni consigli su come sia necessario conoscere quali livelli di sicurezza adottano contractor, partner e fornitori

esterni, identificare quali informazioni si stanno condividendo con loro e qual è il rispettivo livello di integrazione. “Quando si sta per stringere

una partnership, è necessario essere consapevoli delle pratiche di sicurezza adottate dalla controparte”, commenta Hyppönen in tal senso,

aggiungendo infine che quella dei ransomware resta sempre una minaccia incombente: “Il 2017 è l’anno per preparare la propria azienda a

un attacco di questo tipo: occorre iniziare a difendersi facendo backup regolarmente. Si spera che non accada, ma se capita ci si troverà

in una posizione nettamente migliore”.

business.f-secure.com

Da

Altea Federation

un check-up per scoprirsi Industry 4.0

Per capire se la propria azienda è una fabbrica intelligente, arriva uno strumento web di autodiagnosi

È l’ultima rivoluzione che il mondo industriale deve affrontare. È forse la più stimolante, certamente la più tecnologica. È quella che viene

chiamata, secondo le direttive (e la sfida) del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, Industry 4.0. Una domanda di cambia-

mento alla quale bisogna rispondere in modo veloce e con soluzioni tecnologiche adeguate per superare la concorrenza. “Con il termine

Industry 4.0 – spiega Enza Fumarola (nella foto), Chief Customer Officer di Altea Federation – si intende un modello

di fabbrica che vede il collegamento in tempo reale tra gli uomini e le macchine per la gestione intelligente dei

processi”.

E per valutare se la propria azienda rientra nel novero di quelle più innovative e in grado di affrontare in maniera

adeguata le trasformazioni, Altea Federation propone l’Industry 4.0 Check-up, uno strumento web per l’auto-

diagnosi della singola impresa in grado di valutare il livello di innovazione raggiunto. “Con il nostro assessment

(reperibile nel sito

industry4-0.alteafederation.it)

– continua Fumarola – si possono capire quali sono i punti critici

della propria organizzazione su cui è necessario intervenire per dare una risposta concreta e immediata alle trasfor-

mazioni”. Altea Federation offre quindi la propria consulenza per favorire la definizione di modelli innovativi per le diverse realtà industriali,

portando alla convergenza del business con la tecnologia.

Crescita esponenziale delle prestazioni dei processori e della quantità di dati e informazioni, innovazione ricombinante, cioè la facilità con

la quale si possono combinare (e ricombinare) capacità e idee per offrire prodotti sempre più personalizzati al cliente, e digitalizzazione dei

processi e delle attività umane, con un livello sempre più spinto ed evoluto di interazione uomo-macchina. Sono questi i tre fenomeni in

continua evoluzione che la moderna (e tecnologica) industria manifatturiera deve affrontare. “Per dare una risposta concreta e funzionale

– spiega ancora Fumarola – Altea Federation ha costituito al proprio interno un team interdisciplinare di Champion sul tema di Industria

4.0, allo scopo di offrire un approccio strutturato alla business transformation. Abbiamo così identificato, grazie alla nostra decennale

esperienza nel settore manifatturiero, alcuni specifici business case, con focus sui processi core delle industrie – Supply Chain & Ope-

ration, Customer Experience – . È così che sviluppiamo e progettiamo soluzioni disegnate sulle esigenze dei nostri clienti”. Nel dettaglio

occorre valutare i processi, l’organizzazione, le informazioni e le tecnologie dell’impresa, dimensioni che rivestono un’importanza critica

nel processo di evoluzione di ogni azienda. “E per chi vuole capire come si posiziona la propria realtà una risposta certamente nuova e

rapida è rappresentata dal nostro Industry 4.0 check-up”, conclude Fumarola.

industry4-0.alteafederation.it