Previous Page  56 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 56 / 100 Next Page
Page Background

D

ue anni fa la filiale italiana di G DATA, sviluppatore

tedesco di soluzioni di cyber security, ha dato il via a

una strategia di focalizzazione sul mercato delle PMI pun-

tando a diventare un vendor di canale: “Questa strategia

sta pagando molto. In generale l’anno scorso abbiamo re-

gistrato una crescita del 15%, ma sul segmento business

abbiamo registrato crescite anche oltre il 20%, e questo

trend sta continuando in questo periodo. La nostra filiale

oggi conta dieci persone e per il prossimo anno sicura-

mente investiremo in un’altra risorsa”, a fare queste di-

chiarazione è

Giulio Vada

, il country manager di G Data

Italia che in questi ultimi anni ha dato concreta forma alle

politiche commerciali della società: “In un mercato come

quello della sicurezza dove sono presenti molti operatori,

la nostra azione ci ha premiato non solo presso le aziende

utenti finali, ma soprattutto nel canale. Oggi

in molti ci fanno i complimenti per la visibi-

lità conquistata e per il modo con il quale

comunichiamo il nostro brand”.

Attualmente sono circa 300 i partner di

canale con i quali lavora G DATA Italia: “È

una comunità ampia e variegata che vede

la presenza, oltre che dei distributori di pri-

mo livello, sia di rivenditori generalisti sia

di pc shop, ma anche e sempre di più di

system integrator specializzati sul mondo

della sicurezza sia locali sia nazionali e poi

le grandi catene commerciali e da qualche

mese i primi cloud e internet service pro-

vider per la nostra nuova offerta di servizi

di sicurezza gestiti”.

Un nuovo rapporto con il canale

Per posizionarsi come vendor ‘a valore’ G DATA ha ribal-

tato il tradizionale paradigma che governa la relazione tra

vendor e rivenditore:“Siamo noi che investiamo sui nostri

partner, e non gli chiediamo invece di fare il contrario come

fanno molti competitor. Cerchiamo di instaurare rappor-

ti proficui per entrambi. Il concetto di ‘valore’, in questo

mondo è usato e abusato da tutti, ma non tutti riescono

a declinarlo completamente”.

Per G Data il par tner ‘a valore’ è quello che punta in

maniera ragionata su alcuni brand, li sceglie in maniera

accurata e investe risorse economiche e organizzative in

maniera oculata in servizi di prevendita, postvendita, for-

mazione e attività di marketing: “Naturalmente diamo un

aiuto per operare in tal senso e cerchiamo partner che

sappiano vendere il concetto di sicurezza

nel suo complesso, con un approccio che

deve essere soprattutto consulenziale. Una

strategia che per contro non premia il ri-

venditore che offre al suo cliente l’antivirus

più economico che serve per tranquillizzare

il cliente magari reduce da un problema di

sicurezza contingente”.

La formazione è un elemento chiave per il

partner che vuole vendere prodotti e ser-

vizi in quest’area: “La sicurezza può essere

un ottimo business, ma sono pochi i brand

che investono in formazione e che offrono

supporto tecnico di pre e post-vendita sul

territorio. G DATA lo fa perché crede che

sia essenziale per un partner disporre, per

Giulio Vada, country manager

G DATA Italia

Dopo due anni di forte crescita del brand e del business nel mercato aziende,

in primis le piccole e medie, lo sviluppatore tedesco di cyber security punta a un canale

a valore con capacità consulenziali e a reclutare cloud e internet service provider

per la nuova offerta di servizi di sicurezza gestiti.

DAL GDPR AI MANAGED

SECURITY SERVICES

LE MOSSE DI G DATA

Ruggero Vota

SICUREZZA PER PMI

54

ottobre-novembre 2017