L’americana DARPA alla ricerca di una gestione intelligente delle frequenze
Obiettivo dell'iniziativa Spectrum Collaboration Challenge (SC2) i sistemi intelligenti in grado di adattarsi in modo collaborativo a uno spettro radio sempre più congestionato e mutevole.
Assicurarsi che il numero crescente di dispositivi wireless, di uso civile e militare, possano accedere senza problemi e nella totalità di uno spettro elettromagnetico sempre più affollati. È questa l’ultima sfida tecnologica lanciata dall’americana DARPA (Defense Advanced Research Project Agency).
Battezzato Spectrum Collaboration Challenge (SC2), il progetto della durata triennale (2017-2020) prevede di ricompensare quei team che svilupperanno sistemi intelligenti in grado di adattarsi in modo collaborativo, anziché competitivo, a uno spettro radio sempre più congestionato e mutevole ridefinendo i ruoli di gestione – in carico a umani e macchine – per massimizzare il flusso dei segnali in radiofrequenza.
L’agenzia spiega che il principale obiettivo è di fornire alle radio una serie di capacità avanzate di machine-learning per uno sviluppo collettivo di strategie in grado di ottimizzare l’utilizzo dello spettro wireless in un modo oggi impossibile per l’approccio attuale che prevede la pre-allocazione di un accesso esclusivo alle frequenze designate. L’idea è di poter sfruttare i passi avanti presenti e futuri fronte intelligenza artificiale.
Per valutare le proposte che verranno fatte e i prossimi sviluppi in termini di algoritmi e tattiche di condivisione di spettro, DARPA costruirà un ambiente di testing battezzato Colosseum dove verranno eseguiti esperimenti su larga scala con i sistemi radio intelligenti, e ambienti RF definiti dall’utente simili ad esempio a città particolarmente affollate.